Rivolta in carcere con materassi bruciati: tre stranieri a giudizio

MANTOVA – Un egiziano, un marocchino e un libico, di età fra i 29 e i 35 anni. Sono gli imputati di un processo per le accuse di lesioni, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamenti. I tre erano nella cella 38 della casa circondariale di Mantova il 23 marzo 2021 quando misero in atto una violenta protesta per le condizioni in cui erano costretti. Secondo l’accusa avrebbero dato fuoco a un materasso, danneggiato sgabelli e tavolini, staccato un termosifone dal muro e infine lanciato un televisore colpendo uno degli agenti della Polizia penitenziaria che erano intervenuti, beccandosi anche insulti, minacce di morte e sputi. All’origine di questa protesta sfociata in violenza, ci sarebbe stata la scarsità di acqua a disposizione dei detenuti e lo spazio ridotto della loro cella, nella quale si trovavano anche altri due detenuti. Questi sono stati sentiti ieri in qualità di testimoni, così come l’agente che comandava il turno di guardia quel giorno. I testimoni avrebbero di fatto confermato l’accaduto, compreso il ferimento di un agente della Penitenziaria colpito dal televisore lanciato da uno dei tre imputati, e le circostanze in cui i fatti erano maturati. L’udienza è stata quindi aggiornata al prossimo mese di marzo quando saranno sentiti gli ultimi testimoni del processo.