Rubens chiude oltre la quota 100mila. Grandi novità in arrivo

MANTOVA – Rubens chiude con numeri più che soddisfacenti sancendo un successo dell’iniziativa lanciata dalla Fondazione di Palazzo Te. La rassegna sul maestro fiammingo ha chiuso ieri ufficialmente i battenti dopo avere superato già nei giorni scorsi la quota prefissata dei 100mila ingressi (un consuntivo esatto si avrà solo nei prossimi giorni).
Si tratta di un banco di prova per la nuova formula gestionale della villa gonzaghesca, che di fatto – con le ultime deliberazioni comunali – ha affidato alla fondazione stessa piena autonomia nella conduzione delle iniziative culturali e una nuova formula di ripartizione delle risorse. Infatti, tutte le entrate con il nuovo regime amministrativo verranno gestite dalla direzione del Te, mentre al Comune, proprietario della villa giuliesca, toccheranno solamente le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. Tutto il resto va in capo alla fondazione.
Grande soddisfazione per questo primo obiettivo raggiunto è stata espressa sia in via Roma che nella stessa istituzione museale che ha scommesso sulla statura europea dell’artista fiammingo del 16° secolo pure operante alla corte di Mantova. Proprio la lezione di respiro continentale di Rubens – a più riprese rimarcata dalla critica – si è data come garanzia della riuscita della mostra.
La proroga della rassegna sancita un mese fa ha assicurato la presenza di svariate migliaia di visitatori che hanno consentito di superare la soglia fatidica dei 100mila, data da sempre come obiettivo previsionale. Ma nuovi progetti sembrano già bollire in pentola per replicare il successo della mostra di Rubens. Si parla ufficiosamente di “grandi novità”, senza entrare nel merito di progetti che ad oggi sono tutti in fase di costruzione e definizione.
Non si esclude che le prossime proposte espositive possano anche esulare dall’ambito storico gonzaghesco, magari con puntatine più moderniste.