Scatta il blitz e il party no stop in garage chiude i battenti

MANTOVA Le notti insonni per i condomini di una palazzina Aler in viale Valle d’Aosta a Lunetta erano iniziate poco prima delle festività natalizie, quando un gruppetto di ragazzini aveva preso a radunarsi regolarmente all’interno di un garage assegnato ad una famiglia tunisina già seguita dai servizi sociali. Una costante turbativa, cui loro malgrado erano costretti ogni notte a convivere una decina di nuclei familiari e caratterizzata da urla, schiamazzi, musica a tutto volume e da un incessante via vai di persone che al loro passaggio erano soliti ridurre il cortile interno in una vera e propria discarica-latrina a cielo aperto. In tale circostanza a fare gli “onori di casa” agli amici sarebbe stato uno dei tre figli della coppia beneficiaria dell’appartamento, ancora minorenne. Una situazione divenuta ben presto insopportabile che aveva spinto i residenti a segnalare l’accaduto alle autorità competenti nonchè ad Aler proprietario dell’immobile. Un accorato appello raccontato anche su queste pagine dagli stessi protagonisti passivi di questa spinosa vicenda. «Tutte le notti – avevano dichiarato alla Voce i condomini in coro – si ripresenta puntuale lo stesso preoccupante copione. Non siamo di fronte ad una semplice festa tra adolescenti ma a comportamenti irriguardosi divenuti ormai abitudinari che non solo ci tolgono il sonno, ma che preoccupano anche per quanto concerne il pubblico decoro e la sicurezza di tutti. Dietro il bivacco notturno di questi ragazzini infatti temiamo che si possano nascondere elementi di allarme sociale ben più rilevanti ed illeciti, come ad esempio il consumo di sostanze stupefacenti». Timori più che giustificabili, avvalorati in seguito anche da ulteriori sviluppi quali il ritrovamento nel sottoscala dell’alloggio dove abita la famiglia nordafricana di un paio di biciclette di dubbia provenienza, oltre a recenti casi segnalati di danneggiamenti a veicoli ed effrazioni perpetrate alle basculanti di alcune autorimesse. A difesa della sicurezza dei residenti si erano subito mobilitati, a livello bipartisan, anche gli amministratori locali; in primis il consigliere comunale di Forza Italia Pierluigi Baschieri, destinatario della richiesta di aiuto inoltrata dagli stessi inquilini, seguito a ruota dagli assessori Nicola Martinelli e Iacopo Rebecchi. Ora a distanza di circa venti giorni da quel primo episodio molesto pare che la situazione si stia evolvendo positivamente a favore dei residenti esasperati. Da qualche giorno infatti, a fronte di costanti pattugliamenti effettuati in zona, da carabinieri e polizia locale, le dubbie, chiassose frequentazioni notturne in quel garage di Viale Valle d’Aosta sono magicamente cessate.