MANTOVA «I cittadini hanno ragione nel ritenere inammissibile in non poter fruire degli spazi sotto casa. Staremo molto più attenti nel presidiare quei gruppi dediti all’alcolismo che stazionano sui marciapiedi». L’assessore comunale alla sicurezza Iacopo Rebecchi ha recepito così le istanze di numerosi cittadini riuniti in comitato che sabato hanno relazionato nel suo ufficio sulle condizioni difficili in cui si sono venuti a trovare i residenti dell’area estrema di corso Vittorio Emanuele II. Ma il problema parrebbe estensibile anche ad altre aree della città, e qui scatta la decisione di agire.
A dare il segnale forte al problema dei molestatori, o comunque degli occupanti in pianta stabile di portici e marciapiedi è stata la recentissima ordinanza emessa dal questore per la chiusura sanzionatoria del negozio etnico di via Bettinelli. Da anni pervenivano segnalazioni, e finalmente è arrivata la risposta. «Lì c’erano tutti i giorni e a tutte le ore gruppi di stranieri con la bottiglia in mano, spesso piazzati sulle soglie delle porte. È chiaro che un atteggiamento simile col tempo finisce per esacerbare gli animi, e giustamente – prosegue l’assessore –. Per questo quando ho ricevuto il comitato dei residenti ho assicurato di intervenire. Ho dato disposizione agli agenti della Polizia locale di effettuare controlli continui verso questi gruppi che impediscano gli accessi alle abitazioni. Disposizione che non si limiterà però al solo allontanamento dei soggetti molesti».
La strategia, assicura Rebecchi, punta a elevare contestazioni verso ogni tipo di abuso e di violazione del Regolamento di Polizia urbana, e specie verso coloro che stazionano in stato di ubriachezza sul suolo pubblico. «Staremo molto attenti alle presenze di questi gruppi dediti all’alcolismo – annuncia ancora l’assessore –, passando dalle sanzioni ai Daspo, ossia all’interdizione forzata a certi luoghi. Il cittadino deve potersi sentire sicuro di entrare e uscire dalla propria abitazione».
Il provvedimento allo stato attuale è particolarmente mirato verso la zona della Stazione Fs, spiega Rebecchi, «ma non ci fermeremo lì, ed estenderemo queste misure ovunque dovessimo ricevere segnalazioni dai cittadini».