Stop sacchetti, tutto pronto per le eco-isole

Mantova  La giunta comunale ha deliberato  l’avvio della sperimentazione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti urbani a Mantova che segnerà la fine della contestata fase dei sacchetti sui marciapiedi introdotta nel 2014. Arrivano le isole ecologiche “intelligenti” con apertura a scheda magnetica. Si partirà a febbraio dai quartieri di Lunetta e Ponte Rosso, per poi estendere il sistema di raccolta entro l’estate a tutti i quartieri a nord dei laghi, e  coprire entro fine 2026 l’intero capoluogo. Nelle prossime settimane è prevista a Lunetta la presentazione dei nuovi contenitori, brandizzati per Mantova dal designer Giulio Iacchetti, che già aveva adattato alla città i citybin.
Il nuovo sistema consiste in  una raccolta con contenitori in strada, uno per ogni tipo di rifiuto (organico, plastica, carta, vetro e sfalci-potature), compreso l’indifferenziato.
 Ogni utente potrà aprirli per conferire i propri rifiuti, correttamente separati, attraverso una tessera personale o l’apposita applicazione sul telefono cellulare. Il progetto prevede che le postazioni siano vicine, e non oltre i 150 metri da ogni utenza.
I nuovi contenitori sono dotati di una tecnologia che permette di svuotarli attraverso un mezzo dotato di un braccio meccanico, azionabile da un solo operatore, che non necessita di scendere dal mezzo. Questo, a detta dell’assessorato all’ambiente, non comporterà tagli agli addetti al servizio di  raccolta che Tea ha per lo più esternalizzato.
L’intenzione già annunciata dall’amministrazione è di avviare la sperimentazione nei quartieri di Lunetta e Ponte Rosso, per estenderla gradualmente a tutto il resto del capoluogo, completando prima la parte di città a nord dei laghi.
«Il nuovo sistema – spiega l’assessore Andrea Murari – costa meno, cosa fondamentale. Con i contenitori stradali i cittadini sono più liberi, perché possono portare fuori i propri rifiuti in qualsiasi momento e non solo il giorno di esposizione come adesso. La città sarà più pulita, perché non ci saranno sacchetti in giro tutto il giorno. Miglioreranno le condizioni di lavoro degli operatori, che non dovranno più essere costretti a spostare a mano oggetti  pesanti, rischiando peraltro infortuni cronici. Si ridurranno i giri dei mezzi, che quindi inquineranno anche meno. Non è​ un caso che molte altre città, sia in Italia che all’estero abbiano scelto questo sistema, comprese città d’arte come Firenze».
La raccolta porta a porta, prosegue l’assessore, «è stata molto importante per raggiungere obiettivi che ci pongono tra i migliori comuni in Italia, primo capoluogo in assoluto in Lombardia, per differenziazione dei rifiuti. Risultato rimasto anche quando siamo passati al sistema misto, con i Citybin in una parte del centro storico. Il che ci fa dire che non peggioreremo questi dati neanche quando passeremo alla raccolta stradale con contenitori, che si aprono solo con tessera personalizzata», conclude l’assessore all’ambiente.