Trattamento medico abusivo, cliente ustionata da estetista

Il tribunale di Mantova

MANTOVA – Seppur in possesso di regolare licenza per l’esercizio della professione di estetista, con tanto di iscrizione alla camera di Commercio di Mantova, era finita nei guai per determinati trattamenti cutanei da lei praticati, per i quali era invece necessaria precipua abilitazione medica. Sul banco degli imputati, circa le accuse di esercizio abusivo di una professione e lesioni personali gravi, era così finita una 48enne cittadina russa residente nel Comune di Sermide e Felonica. Una vicenda risalente nello specifico all’ottobre del 2020 quando, a fronte della denuncia di una cliente rimasta ferita dopo essersi sottoposta a tale pratica, erano quindi scattati gli approfondimenti investigativi del caso. In particolare l’accusata, stando al novero delle contestazioni ascrittele, era ritenuta responsabile di aver praticato con colpa alla persone offesa un trattamento sulla pelle del viso finalizzato all’eliminazione delle rughe tramite dispositivo medico denominato “Plasma Pen”. Strumento, utilizzato altresì in modo insistente e protratto sulla cute, che alla donna aveva però comportato quale conseguenza bruciature e ustioni dell’epidermide, soprattutto a livello di naso bocca e mento, con lesioni giudicate guaribili in oltre quaranta giorni. Sul fronte processuale quindi, ieri l’epilogo della vicenda con la sostituzione della condanna dell’estetista, per quanto concerne il primo capo d’accusa, subordinata al buon esito di un percorso riabilitativo di lavori di pubblica utilità, mentre circa la seconda imputazione disposta sentenza di non luogo a procedere a fronte della remissione della querela.