MANTOVA – Si chiama “13 marzo Onlus” la fondazione benefica dell’imprenditore parmense Paolo Barilla, che ha donato sei nuovi ventilatori e 1350 camici idrorepellenti monouso all’ospedale di Mantova, per un valore totale di circa 250mila euro. In un momento, questo, in cui stiamo assistendo alla seconda ondata della pandemia da Sars- Covid 19, i ventilatori di ultima generazione donati da “13 marzo Onlus” hanno un significato ancor più pregnante. Costituiscono infatti uno strumento essenziale nella lotta contro il virus che si sta combattendo nelle terapie intensive; ma aldilà di ciò, la donazione fatta rappresenta un simbolo di vicinanza e stima profonda nei confronti di tutta la struttura mantovana e dei professionisti che vi operano. «La nostra fondazione è di natura personalizzata, familiare, tanto che il nome che abbiamo voluto darci è la data di nascita di nostra figlia – esordisce Paolo Barilla.- La società Barilla è una cosa a parte, essa opera su altre forme assistenziali, in altri luoghi. Noi miriamo a dare sostegno in caso di eventi emergenziali come questo, ma non solo. Siamo molto sensibili ai temi legati all’innovazione e alla ricerca in campo medico. Quello che per noi conta più di tutto – prosegue – è che si operi in maniera rapida, in una catena corta, dove il risultato sia ottenibile a colpo sicuro». A tale scopo é stata fondamentale anche la presenza del dottor Fabio Piazza, primario della Otorinolaringoiatria del Carlo Poma, con cui è stato possibile fin da subito instaurare un dialogo chiaro e fruttuoso. «I 6 ventilatori polmonari sono arrivati a luglio e sono già in opera da allora – spiega Raffaello Stradoni, direttore generale dell’Asst Mantova. – A tubo unico o doppio, monitorano la variazione di flusso e sono adattabili a gas diversi, cosí da poter essere utilizzati sia per la rianimazione che per la sala operatoria, sia per tecniche invasive e non, come nel caso del casco o della maschera». Dette strumentazioni subiscono un processo di obsolescenza rapida perciò necessitano di manutenzione periodica costante. Funzionano tramite membrane le quali devono essere ricalibrate almeno una volta l’anno pena il danneggiamento delle stesse. «Addirittura, dalla terapia intensiva ci siamo visti costretti ad eliminare alcune attrezzature ancora funzionanti, in quanto la ditta manutentrice non si è resa piú disponibile» chiosa il direttore Stradoni. La responsabilità in una donazione risiede da entrambe le parti: da un lato chi elargisce deve dimostrarsi sinceramente disponibile a verificare che quanto è stato devoluto vada nelle mani giuste; dall’altro, peró, anche chi riceve serve si renda pienamente responsabile della completa scarica a terra di tutto il potenziale messo a disposizione. E nel caso di specie, non si puó non dire che tra la fondazione “13 Marzo Onlus” di Paolo Barilla e l’ospedale Carlo Poma di Mantova sia avvenuta un’operazione che é stata di grande solidarietà sociale e quanto mai responsabile e tempestiva.