Versalis, niente premi in busta paga e timori per il futuro

MANTOVA – I problemi non arrivano solo dalle dinamiche degli investimenti Eni, che già stanno minacciando – nelle valutazioni dei sindacati – timori di smantellamento della chimica italiana. Di mezzo ci si mette anche la trattativa sindacale che allo stato dei fatti sta portando ritardi nelle erogazioni dei premi, normalmente presenti nella busta paga di gennaio dei dipendenti della Versalis di Mantova. Timori che quei premi possano essere versati nelle successive buste, invero, non ci sono. Ma non passano nemmeno in secondo piano le preoccupazioni suscitate nei giorni scorsi dal timore che Eni possa veramente mettere “una pietra tombale” sulle produzioni della chimica di base. Se tanto avvenisse, il rischio successivo riguarderebbe tutti gli altri siti di Versalis a Mantova, Ferrara, Ravenna, Porto Marghera, Porto Torres, pregiudicandone le attività e soprattutto la tenuta occupazionale.
Allo stato dei fatti, come esplicita il comunicato della Uiltec siglato dal segretario Giovanni Pelizzoni, «il premio presenza 2024 ex art 8 g) del Ccnl chimico non sarà erogato da Versalis con la busta paga di gennaio perché non è ancora stato siglato il relativo accordo sindacale in deroga necessario per erogarlo in busta paga con le modalità degli anni scorsi. La segreteria nazionale, da noi sollecitata – prosegue Pelizzoni –, ha già preso contatti per arrivare il prima possibile alla firma e successiva erogazione presumibilmente con la mensilità di febbraio 2025. Sicuramente Eni ha intenzione di far convogliare questo istituto nel nuovo premio di partecipazione ma ovviamente dovrà essere oggetto di confronto e si tratterà per il 2025 in poi. Per noi il 2024 è concluso e va pagato», sintetizza il segretario Uiltec. Senza entrare nel merito delle rimostranze dei dipendenti che, fanno sapere, lamentano turnazioni in stabilimento sempre più pressanti, e anch’esse oggetto di rivendicazione sindacale.