MANTOVA Gli episodi si susseguirebbero ormai a cadenza pressoché quotidiana. Furti in serie messi a segno, indistintamente, ai danni di bagnanti e staff tecnico della piscina comunale Dugoni. Una situazione di disagio e irritazione generale, non solo quella dei derubati ma anche da parte dei tanti abituali frequentatori dell’impianto natatorio cittadino, che purtroppo parrebbe ripetersi con regolarità, sia nell’area interna che nel piazzale antistante, sin dall’inizio della stagione estiva.
In particolare, stando alle diverse segnalazioni pervenute alla Voce, i responsabili di tali raid predatori sarebbero sempre gli stessi, vale a dire gruppetti di giovani, alcuni indicati come cittadini stranieri di seconda generazione, soliti accedere, se non dall’ingresso, altresì addirittura scavalcando abusivamente la recinzione esterna per poi, una volta nella zona vasche all’aperto, mettersi alla ricerca di qualsiasi cosa da depredare: effetti personali di ogni tipo, dai portafogli ai telefonini fino ai vestiti degli avventori.
Oppure, gettonatissime, anche le biciclette, fatte sparire a decine in questi mesi dalle rastrelliere del centro sportivo. In particolare l’ultimo, doppio, colpo perpetrato sarebbe occorso giusto sabato pomeriggio: vittime dei soliti noti sarebbero state nella circostanza due ragazzine sui 15-16 anni lasciate dai ladri letteralmente con il solo costume da bagno che indossavano. Un modus operandi a conti fatti collaudato che, come in quest’ultimo caso, vedrebbe la banda approfittare della temporanea assenza dei proprietari, in quel momento in vasca per un bagno refrigerante, per fare razzia di zaini e asciugamani lasciati incustoditi sul prato.
Sul fronte invece dei furti registrati all’esterno dell’impianto di viale Monte Grappa risale invece a pochi giorni fa l’incetta di bici, ben cinque, rubate nella fattispecie in danno degli allenatori del centro natatorio, per un totale, nel solo ultimo periodo, di circa una trentina di velocipedi fatti sparire.