MANTOVA Anni di angherie e violenze di ogni sorta perpetrate in ambito domestico ai danni della propria compagna. Ma nei suoi confronti, dopo il coraggio trovato dalla vittima nel denunciare quell’inferno di soprusi che per troppo tempo era stata costretta a subire in silenzio, sono scattate le manette ai polsi. I carabinieri della Compagnia di Mantova, nella serata dell’altro ieri, hanno infatti dato esecuzione, a carico di un 35enne residente nel capoluogo virgiliano, di un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Procura della Repubblica di via Poma ed emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Mantova, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali continuate. I militari, raccolta la denuncia della donna, di qualche anno più giovane del suo aguzzino, hanno immediatamente dato avvio alla procedura circa il cosiddetto “codice rosso”, riferendo alla Procura i fatti e, su delega della stessa che ne ha coordinato gli ulteriori accertamenti, hanno raccolto a stretto giro tutti gli elementi di prova necessari. Il sostituto procuratore, incaricato del fascicolo relativo alla vicenda in questione, ha a sua volta immediatamente richiesto al giudice competente un’adeguata misura cautelare, che tutelasse la vittima da ulteriori episodi di violenze e maltrattamenti, in considerazione del concreto ed attuale pericolo di reiterazione dei reati fino ad allora posti in essere. Stando alle ricostruzioni la donna, convivente dell’arrestato, era solita subire ogni tipo di violenza ed insulti da oltre cinque anni, senza aver mai trovato la forza di denunciare. Nella mattina del 24 luglio scorso invece, superato il muro della paura e del silenzio, si metteva prima in contatto con un centro antiviolenza cittadino e quindi subito dopo con i carabinieri di Mantova, ai quali raccontava tutto. L’uomo, rintracciato nella sua abitazione, dopo le incombenze di rito, è stato così accompagnato nella casa circondariale di via Poma, dove rimarrà in attesa dell’interrogatorio di garanzia, che si svolgerà entro cinque giorni dall’arresto.