MANTOVA Il caso delle frittelle “discriminatorie” monta minuto dopo minuto trovando grancassa non solo sugli organi di informazione, ma soprattutto sui social network. La pagina Facebook del consigliere comunale di Fd’I Luca de Marchi è letteralmente tempestata di insulti da tutt’Italia, dopo l’infelice uscita provocatoria, secondo la quale oggi lui stesso si sarebbe fatto “benefattore” di frittelle al luna park per «tutti i bambini italiani». Nemmeno è valso avere ritirato il progetto, dietro imposizione del partito, per prodursi in qualcosa di alternativo, poi ritirato dietro lo spauracchio di minacce di morte ricevute in proprio, o persino rivolto alla compagna e ai figli di lei. La fiumana di insulti sembrerebbe inarrestabile.
Insomma, notorietà sì, ma con la forza e l’effetto di un boomerang, che l’interessato non aveva previsto: «Ne ho fatte tante di sparate simili, ma non pensavo che stavolta sarebbe successo tutto questo. Di sicuro, le anime belle che mi attaccano e minacciano, non c’erano con me quando go portato soldi e aiuti ai bambini dell’ospedale pediatrico di Damasco. Né ci sono quando ogni settimana porto aiuti e beni di prima necessità alle famiglie di Lunetta, ritrovandomi oltretutto spesso con le gomme dell’auto tagliate». Ma ormai la frittata – o la frittella – è fatta. Difficile tornare indietro anche per ingraziarsi gli alti vertici dei Fd’I, che anche ieri hanno stigmatizzato il suo comportamento; da ultima anche la senatrice Isabella Rauti, assolutamente dissociata.
La reazione più mite è quella della Cgil, per iniziativa del segretario mantovano Daniele Soffiati. «Apprendiamo dalla stampa il ritiro dell’odiosa iniziativa del consigliere comunale De Marchi di distribuire frittelle ai soli bambini italiani. Siamo contenti della condanna unanime. Per rispondere alle idee discriminatorie, xenofobe e razziste saremo venerdì (oggi, ndr) al luna park, dalle ore 15, per distribuire zucchero filato gratis per tutti. Sarà un’iniziativa pensata ovviamente per tutti i bambini che di questa brutta storia sono le vittime incolpevoli, ma ovviamente allarghiamo l’invito. I mantovani sono altra cosa rispetto a De Marchi», conclude Soffiati.