Don Marco Pozza: Ecco perché sono prete

PONTE DI LEGNO (Bs). Don Marco Pozza: Ecco perché sono prete. Conosciuto nell’Hinterland Mantovano, il prete vicentino che qualche anno fa aveva presentato all’oratorio parrocchiale di Guidizzolo il romanzo dal titolo Penultima lucertola a destra, ha pubblicato un nuovo libro. “Qualunque cosa succeda, cerca solo di essere una brava persona”. È questo il messaggio-chiave contenuto nell’ultimo libro di don Marco Pozza, intitolato “Alla fine è sempre all’improvviso”, uscito per edizioni San Paolo. Ed è sul significato profondo di questo messaggio che il sacerdote veneto ha dedicato nei giorni scorsi a Ponte di Legno (Bs) l’incontro organizzato nell’ambito della rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna”, organizzata da MirellaCultura insieme a Pro Loco e Biblioteca Civica. Parroco del carcere Due Palazzi di Padova, autore di una ventina di libri (alcuni dei quali scritti con Papa Francesco), conduttore di programmi televisivi per Raiuno e Canale 5, don Pozza è diventato ormai un personaggio conosciuto dal grande pubblico. “E sono grato a Papa Francesco per questo, ma ciò che conta davvero per me – ha detto – è continuare a essere prete al servizio degli ultimi”. Solo così, affrontando quella che lui stesso definisce “una sfida quotidianamente estrema”, riesce a trovare le ragioni profonde della sua vocazione. Una vocazione, a volte tormentata, che lo lo porta ogni giorno ad affrontare “vite sventrate dal male” ma è proprio attraverso di esse che lui riesce ad approdare alle ragione superiore del suo essere prete. “M’illumino d’immenso. Era la poesia più amata a scuola da noi ragazzi. Perché era la più breve. Ma ho scoperto poi, da prete, che in questo verso Ungaretti esprime tutto, il senso della vita e il mistero della fede”.
Rosalba Le Favi