Il talento appassionato di Anisa Dazhaeva illumina l’Estate Musicale del “Campiani”

MANTOVA  Per l’ultimo appuntamento dell’edizione 2024, l’Estate Musicale del Conservatorio ha avuto l’onore di ospitare Anisa Dazhaeva, giovane pianista russa che, vincendo il primo premio al “Verona International Piano Competition 2023”, si è imposta all’attenzione internazionale. Presentata da Roberto Pegoraro, direttore artistico del concorso veronese, Anisa Dazhaeva lunedì pomeriggio ha offerto al pubblico dell’Auditorium “Claudio Monteverdi” un saggio delle sue eccellenti doti affrontando con appassionato temperamento, solida preparazione e assoluta padronanza tecnica alcuni capolavori del repertorio pianistico classico. Subito in evidenza i tratti della sua naturale formazione accademica con la vibrante interpretazione della Sonata n. 2 in si bem. min. op. 36 di Sergej Rachmaninov (1873-1943) condotta con autorevole competenza e appropriata attenzione ai contrasti tematici e coloristici della composizione. Energica e sicura nell’affrontare le impervie difficoltà di una scrittura di chiaro stampo virtuosistico ed enfatico, Anisa Dazhaeva si è rivelata altrettanto valida nella raffigurazione del prezioso lirismo del secondo movimento della Sonata, quasi un meditativo corale. Per il successivo approccio alla Suite pour le piano L.95 di Claude Debussy (1862-1918) la ventenne pianista ha optato per una visione personale della partitura privilegiando lo slancio ritmico rispetto alla delicata evocazione di sottili trame quasi clavicembalistiche che caratterizzano l’opera, orientata a citazioni dell’antico inserite tra episodi di notevoli esigenze tecniche e coinvolgenti effetti timbrici. Tassello definitivo a suggellare la sua bellissima performance, Anisa Dazhaeva ha deliziato il pubblico con una pregevole esecuzione della celeberrima Sonata per pianoforte n. 23 in fa min. op. 57 “Appassionata” di Ludwig van Beethoven (1770-1827) confermandosi interprete di assoluto rilievo a fronte di una pagina che rappresenta un inequivocabile banco di prova per il pianista e garantisce sempre un altrettanto assodato piacere d’ascolto. In perfetta sintonia con il temperamento complessivo della composizione, capolavoro della monumentalità tipica del periodo eroico beethoveniano, Dazhaeva ha riservato un’attenta cura alla raffinata elaborazione del materiale tematico e ritmico che alimenta la forte contrapposizione di elementi sonori e principi etico-sentimentali su cui si sviluppa la splendida Sonata. Prova d’eccellenza, dunque, per la giovane pianista russa, avviata sicuramente ad una luminosa carriera, accolta dagli entusiastici, meritatissimi applausi dei presenti all’Auditorium del “Campiani”.      gmp