MANTOVA Il nuovo appuntamento del ciclo ‘La grande arte al cinema’ della multisala Ariston è un viaggio alla ricerca delle origini che ripercorrerà le tracce di una biografia che appartiene ormai al mito e di una pittura raffinatamente primordiale: quella di Paul Gauguin in Gauguin a Tahiti – Il paradiso perduto. Con la partecipazione straordinaria di Adriano Giannini e diretto da Claudio Poli, il docu-film, che verrà proiettato oggi (ore 19:20 – 21:15), domani (ore 21:15) e mercoledì 27 marzo (ore 19:20), vanta una colonna sonora originale firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino e verrà presentato domani (ore 21:15) dal presidente della Federazione italiana Amici dei Musei e di Amici di Palazzo Te Italo Scaietta. È il primo aprile del 1891 quando Paul Gauguin lascia Marsiglia diretto a Tahiti, in Polinesia. Ha quarantatré anni e quella giornata segna l’inizio di un viaggio che porterà l’artista agli antipodi della civiltà. Ai Tropici resterà quasi senza intervalli fino alla morte: dodici anni di disperata e febbrile ricerca di autenticità, di immersioni sempre più profonde nella natura lussureggiante, di sensazioni, visioni e colori ogni volta più puri e accesi. Gauguin a Tahiti – Il paradiso perduto trasforma in immagini quel libro d’avventura che fu la sua vita, ma è anche la cronaca di un fallimento: perché il pittore non poté mai sfuggire alle proprie origini, alle ambizioni e ai privilegi dell’uomo moderno. Fu sempre il cittadino di una potenza coloniale: dipinse tra le palme, ma con la mente rivolta al pubblico dell’Occidente. Un paradosso che si riflette nel destino della sua opera, visto che i suoi quadri oggi sono conservati in grandi musei internazionali. Il film guiderà in un percorso tra i luoghi che Gauguin scelse come sua patria d’elezione e proprio attraverso i musei americani dove sono custoditi i suoi più grandi capolavori: il Metropolitan Museum di New York, il Chicago Art Institute, la National Gallery of Art di Washington e il Museum of Fine Arts di Boston. In questi lo spettatore potrà scoprire l’origine della sua pittura nei suoi diversi periodi: gli esordi, la Bretagna, il primo periodo polinesiano, il secondo e finale soggiorno tahitiano. Un’avventura del colore che inizia con il distacco dagli Impressionisti e dalle loro pennellate frammentarie, passa per i contrasti violenti con l’amico e collega Vincent Van Gogh e approda a un cromatismo nuovo, anti-naturalistico e legato ai movimenti dell’anima. Ad accompagnare lo spettatore gli interventi di esperti internazionali e dalle parole dello stesso Gauguin, con brani tratti da testi autobiografici, dalle lettere a familiari e amici e alla moglie Mette. Prezzo intero 10 euro; prezzo ridotto 8 euro, con validità di tutte le convenzioni, in particolare si ricordano quelle di Amici di Palazzo Te e Società di Palazzo Ducale. Informazioni e prenotazioni allo 0376.328139.