Castel Goffredo Circa quaranta opere pittoriche sono esposte nella Galleria Bazzani; e non manca il valore artisticamente provocatorio. Necessaria un’imponente riflessione che non è limitata alla bravura del pittore ed architetto Stefano Santi. L’artista espone la ruralità padana, la pianura prossimale al centro nevralgico industriale in cui esercita la propria professione da architetto. La curatrice della mostra, Elisabetta Pozzetti, non ha ritenuto necessario coreografare ciascun quadro con etichette identificative come titolo dell’opera, dimensione e o tecnica, ciò nonostante la metodologia artistica esposta è lampante. Alla Galleria Bazzani, lo spettatore può trovare un quadro che ha come soggetto un paio di mocassini beige. Il quadro ricorda per la semplicità degli elementi quanto l’essenziale del quotidiano, i valori e la forza sia data dal proprio lavoro intellettuale. I quadri di medie dimensioni sembrano quasi coreografie teatrali. Sono dettagli delineati in modo apparentemente compulsivo, poiché espressi tenendo sotto controllo ordine proporzioni e linearità. L’esito univoco è quello di invitare lo spettatore ad immaginarsi protagonista dentro queste stesse realtà. Il messaggio dell’artista è tratto da elementi della quotidianità popolare e della sua fatica professionale atta a valorizzare e riqualificare cantieri, facciate o interni di stanze.