Governolo – Niente tempo prolungato, futuro incerto per le scuole

Le scuole elementari di Governolo
Le scuole elementari di Governolo

Governolo I genitori che chiedevano a gran voce il tempo prolungato per le Elementari “Vittorina Gementi” di Governolo lo avevano anticipato già dopo la prima riunione del Consiglio d’Istituto del Comprensivo di Roncoferraro: «Inserendo la clausola del quorum all’80% sarà impossibile cambiare le cose». E così è stato. Ma vediamo le percentuali che hanno ottenuto le tre proposte contenute dal questionario varato dalla scuola. A prevalere, con il 57% dei voti, è stata l’opzione che prevedeva 27 ore settimanali e il sabato a casa. Ma non raggiungendo la soglia dell’80% la richiesta non può entrare in vigore. Questo significa che per i prossimi tre anni tutto proseguirà come prima, che era poi una delle opzioni del questionario, condivisa dal 35% dei genitori. L’ultima opzione, quella che contemplava le 30 ore settimanali (6 ore settimanali ripartite per 5 giorni) con il sabato a casa ha ottenuto il 7%. La questione ha riguardato il Consiglio dell’Istituto Comprensivo, ma ha indirettamente coinvolto pure l’amministrazione comunale, chiamata a proporre eventuali soluzioni per quanto riguarda i servizi scolastici di sua competenza, vale a dire il trasporto con il pulmino e la mensa, tenendo conto della variazione di orario. Cosa che era stata puntualmente fatta, resa comunque vana dall’esito della consultazione. Da parte sua, il sindaco Sergio Rossi aveva dichiarato di rimettersi alle decisioni democraticamente adottate per competenza. «Accettiamo il responso del questionario, ma è evidente che adesso si aprono scenari incerti per la scuola di Governolo. Dispiace – sottolinea il primo cittadino di Roncoferraro – perché dopo quattro anni di tentativi e a fronte delle lecite richieste di buona parte dei genitori, l’amministrazione era finalmente riuscita ad avviare un percorso che avrebbe potuto portare all’introduzione del tempo pieno, così da permettere agli alunni di non recarsi a scuola il sabato mattina e andare in questo modo incontro alle esigenze lavorative di diversi genitori. Rendere maggiormente appetibile l’offerta formativa avrebbe potuto attirare nuovi alunni, che sono la linfa vitale per ogni scuola».

Matteo Vincenzi