MANTOVA Donata oggi alla Provincia dall’artista – fotografo mantovano Renzo Bertasi l’opera “La buona novella”. La consegna è avvenuta a Palazzo di Bagno alla presenza del consigliere provinciale Francesca Zaltieri.
La donazione andrà ad arricchire la collezione di opere d’arte moderna dell’ente di Palazzo di Bagno.
In questo caso si tratta di una fotografia realizzata da Bertasi nel 1995 con pellicola cm 4,5 x 6 in bianco e nero, stampata su carta Lamba seppiata, accoppiata con DIREX – (altezza cm 96 e larghezza cm 76).
Perché il titolo “La Buona novella”? “Gli stimoli sono stati diversi – ha spiegato Bertasi -. La fotografia nasce ispirata dall’avvento della “nuova” politica, nei primi anni ’90, con l’ascesa al potere dei “Quadrumvirato” Berlusconi, Bossi, Casini e Fini e in qualche modo l’ho associato mentalmente ad uno slogan degli anni ’50 che recitava “Te lo dico io, prima che te lo dicano gli altri”.
Il set è stato ambientato all’abbazia di Pozzolengo, l’attrice principale, che interpreta la ragazza che ride, è nella vita un’avvocatessa e siede su un televisore su cui passa la scritta “Giornalisti terroristi”.
Sullo sfondo vediamo un angolo dell’abbazia con le finestre chiuse e sulla destra un grande cipresso mosso dal vento con un casotto che era un tempo il gabinetto dei frati.
“Avevo atteso per giorni che ci fosse un temporale per poter ottenere l’atmosfera adatta e come sempre quando faccio le mie performance avevo costruito io la scenografia con i televisori” ricorda il fotografo – artista.
La foto donata fa parte del “giardino segreto” delle scritture metafisiche ed è compresa nel progetto “Romanzo Metafisico” che è stato esposto, fra le altre sedi, anche alla Casa del Mantegna a Mantova.
“Da anni – conclude Bertasi – ho iniziato a “fare” fotografia (staged photography) invece che a “prendere” e cerco di comunicare con la fotografia come se fosse una scrittura in cui si legge la personalità come in grafologia, nella suddivisione degli spazi e nei rapporti tra soggetti e sfondo”.
“Nel ringraziare per la preziosa e gradita donazione – ha sottolineato Francesca Zaltieri – considero quest’opera una testimonianza del grande amore per la propria terra da parte di Renzo Bertasi. C’è una dimensione metafisica che ricorda il periodo di chiusura che ci siamo lasciati alle spalle ma auspichiamo adesso una riapertura e una ripartenza”.