Parma, il giovane e talentuoso pianista Alexander Gadjev apre la 49esima stagione concertistica de La Toscanini

PARMA È ancora viva oggi l’emozione per il suo secondo posto nel 2021 al Concorso Chopin di Varsavia (la più prestigiosa competizione al mondo dedicata al pianoforte) e il premio Krystian Zimerman per l’esecuzione di una sonata del compositore polacco, tanto che Alexander Gadjev è considerato un eroe. Dopo la vittoria nel 1960 di Maurizio Pollini, mai nessun italiano era arrivato così in vetta a quel Concorso. Da qui l’immenso prestigio nel poter avere il pianista goriziano che, nel frattempo, è divenuto ambasciatore della sua città, nel concerto inaugurale della stagione della Filarmonica Toscanini in programma giovedì 24 e venerdì 25 ottobre ore 20.30 all’Auditorium Paganini di Parma. Gadjev interpreterà il monumentale Concerto n.1 per pianoforte di Johannes Brahms, un’opera gigantesca frutto di una straordinaria fusione fra lasciti ereditari del passato musicale e di prospettive progressiste, rende Brahms una presenza schiacciante nella seconda metà del XIX secolo e oltre. Brahms è il successore di Beethoven e Schubert nelle forme più ampie di musica da camera e orchestrale, di Schubert e Schumann nelle forme in miniatura di brani per pianoforte e canzoni, e dei polifonisti rinascimentali e barocchi nella musica corale. Brahms sintetizza creativamente le pratiche di tre secoli con idiomi popolari e di danza e questo capolavoro assoluto, il Concerto n.1 per pianoforte, lo attesta.

Con Gadjev sarà sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini il direttore bielorusso Dmitry Matvienko che, sempre nel 2021, si è aggiudicato il Primo Premio più Premio del Pubblico al Malko Competition (il più prestigioso tra i concorsi internazionali per giovani direttori d’orchestra), dopo aver vinto il Premio della Critica al Premio Guido Cantelli 2020.

La serata inaugurale della Stagione 2024 -2025 prevede, nella seconda parte, l’esecuzione di una selezione dalle tre Suite del balletto Romeo e Giulietta di Prokof’ev, un capolavoro la cui struttura è attentamente modellata in cui la musica è anche una costruzione drammatica che si regge da sola. Brani come la celebre Danza dei cavalieri e Danza dell’amore sono di una pregnanza emotiva senza pari. L’orchestra presenta strumenti insoliti, come un sassofono tenore, ma anche una cornetta, una viola d’amore e due mandolini per rendere l’atmosfera italiana del pezzo.

Ad inizio concerto Ruben Jais Sovrintendente e Direttore artistico de La Toscanini illustrerà le modifiche che sono state attuate per migliorare l’acustica dell’Auditorium Paganini.