PARMA Tutto è pronto all’alzarsi del sipario, al ventunesimo Festival Verdi di Parma. Sarà “Un ballo in maschera” (Gustavo III) ad inaugurare, venerdì 24 settembre 2021 alle ore 20.00, con repliche nelle date dell’1, 8, 15 ottobre. Al Teatro Regio, il nuovo allestimento per la regia di Jacopo Spirei nasce dal progetto dell’indimenticato Graham Vick, geniale mattatore di memorabili regie nel corso delle scorse edizioni. Roberto Abbado, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani, si cimenterà per la prima volta con questo complesso titolo, il cui libretto è quello ad ambientazione svedese, così come concepito da Verdi per il debutto a Roma, prima che i censori pontifici imponessero la trasposizione della vicenda nella Boston coloniale. Il cast vocale riluce della presenza di Piero Pretti (Gustavo III), Anna Pirozzi (24 settembre) e Maria Teresa Leva (Amelia), Amartuvshin Enkhbat (al debutto nel ruolo di Conte Gian Giacomo di Anckastrom), Anna Maria Chiuri (Ulrica), Giuliana Gianfaldoni, (al debutto nel ruolo di Oscar e per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), Fabio Previati (Cristiano), Fabrizio Beggi (Ribbing, per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi). Le parti della banda in palcoscenico sono interpretate dall’Orchestra Rapsody. Il XXI Festival Verdi è dedicato a Graham Vick, recentemente scomparso, artista dallo sguardo acuto, dalla straordinaria sensibilità, capace di attenzione ai giovani talenti e di impietosa efficacia nel portare alla luce le ipocrisie e le incoerenze del nostro vivere sulle note di partiture scritte secoli fa. Per ricordarne e testimoniarne la forza poetica, il Teatro Regio di Parma ha organizzato l’incontro “You do not need to be educated to be touched, to be moved and excited by opera”, moderato da Carla Moreni, sabato 25 settembre 2021 alle ore 10.30, trasmesso in live streaming sul portale di Rai Cultura e sui profili social (Facebook e Youtube) del Teatro Regio di Parma con la partecipazione di artisti, sovrintendenti, direttori artistici, critici musicali, che hanno prodotto e testimoniato le sue creazioni divenute già pietra miliare nella storia dell’Opera.