Di Maio “Lasciamo il M5S, da oggi inizia un nuovo futuro”

ROMA (ITALPRESS) – Non bastano le sedie della sala Giada dell’hotel Sina Bernini Bristol a Roma disposte per accogliere i circa 60 parlamentari che questa sera hanno deciso di dire addio al Movimento 5 Stelle e aderire al nuovo gruppo guidato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L’ex leader del movimento ha infatti organizzato un conferenza stampa per spiegare le ragioni della scissione. Tanti i volti noti presenti che hanno deciso di seguire Di Maio in questa nuova avventura come la deputata Carla Ruoco, la sottosegretaria al ministero del Sud Dalila Nesci, l’ex ministro dello sport Vincenzo Spadafora e l’ex capogruppo alla Camera Francesco D’Uva. Punto di partenza della discussione del ministro la votazione di oggi in aula: “oggi c’è stato un voto per l’appartenza euro-atlantica del nostro Paese. Abbiamo ribadito che siamo dalla parte del Paese aggredito, dell’Ucraina e contro il Paese aggressore, la Russia”, ha sottolineato il ministro. “Abbiamo sentito l’esigenza di fare chiarezza sulle posizioni del M5S, posizioni che hanno rischiato di indebolire nostro Paese”, ha aggiunto.

“Non possiamo permetterci ambiguità davanti all’aggressore che blocca anche l’export del grano dai porti ucraini o contro chi sta provando ad avversarci con il blocco del gas”, ha precisato. Quindi la rivendicazione del lavoro fatto al ministero: “con il lavoro diplomatico stiamo cercando corridoi diplomatici per risolvere blocco del grano così come il problema delle forniture del gas. Oggi Putin non intende sedersi al tavolo delle trattative”. “Abbiamo bisogno che l’Europa sia il più possibile unita. L’Unità Europa dipende dall’unità degli Stati che ne fanno parte. Guardiamo all’esempio dell’ex presidente del Parlamento Europeo David Sassoli”, ha proseguito.

Infine gli attacchi a Conte: “La prima forza politica ha messo in discussione il lavoro del presidente Consiglio e del ministro degli esteri e lo ha fatto solo per provare a recuperare qualche punto percentuale, senza neanche riuscirci. Ci sono state ambiguità in politica estera del movimento 5 stelle. I valori atlantisti non possono essere una colpa e una forza politica matura dovrebbe aprirsi al confronto e al dialogo, ma è successo esattamente il contrario perché si è cercato solo solo di isolare gli idee degli altri. Quando si ricevono gli endorsment degli aggressori dell’ucraina non si risponde con indifferza e silenzio ma con indignazione. Alcuni di noi messi davanti a un bivio scegliere tra posizionei partito e la credibilità dell’Italia e non non abbiamo avuto dubbi”.

Con la conclusione del discorso l’annuncio della nuova forza politica: “Mettiamoci in cammino ‘Insieme per il futuro’. Un futuro di tutti coloro che vorranno mettersi in cammino con noi”, ha detto il ministro per poi confermare l’appoggio e la lealtà al governo retto da Mario Draghi. “Quando ho iniziato a lavorare con il presidente Mario Draghi, non lo conoscevo personalmente. Ma in questo anno abbiamo lavorato insieme e per questo sono stato definito draghiano; ma l’operato del Presidente del Consiglio è nostro orgoglio in tutto il mondo e noi continueremo a sostenerlo con idee ed il maggiore impegno possibile”.
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