Alto Mantovano – Nomina e dimissioni lampo: il comandante dura un giorno

Alto Mantovano Prima il termine del mandato per il comandante della polizia locale dei Comuni di Solferino, Medole e Ponti sul Mincio, Achille Bertagna, che ha provocato diversi problemi nell’unione dei Castelli Morenici nei giorni di Natale. Poi, a ruota, le dimissioni di altri agenti del corpo, con l’organico ridotto da sei a due agenti. E ora la questione torna a far discutere.
È stata infatti ufficializzata la decisione di un altro agente di rassegnare le proprie dimissioni dopo un solo giorno dalla nomina dell’incarico. Proprio così: quello che era stato nominato comandante, il giorno dopo la nomina ha rassegnato le dimissioni.
Spiega in merito il capogruppo di minoranza Andrea Castelletti: «A seguito della scadenza del mandato del comandante uscente, il 29 dicembre l’unione, per mano del presidente e sindaco di Solferino Germano Bignotti, provvedeva a nominare un nuovo comandante, promuovendo un agente già in servizio presso il comando. Ma nemmeno il tempo di organizzarsi che, il giorno dopo, ovvero il 30 dicembre, l’agente si è dimesso rinunciando quindi a qualsiasi incarico. Ora si mette davvero male e, ferma restando l’attuale situazione, in mancanza di sostituti, il comando di polizia locale è ridotto all’osso». Nello specifico: un solo agente, per tre paesi e per una popolazione complessiva che conta circa 9mila abitanti.
«È evidente che non si riuscirà a garantire un pattugliamento adeguato su tutto il territorio intercomunale e certamente si creeranno disagi, non potendo fornire un servizio idoneo, con enormi rischi per la collettività», sottolinea ancora Castelletti. Che poi aggiunge: «La sicurezza è sempre stato un tema molto sentito per i tre primi cittadini dell’unione, tanto che spesso sono stati identificati come ‘sceriffi’, considerando l’armamento degli agenti di Medole e l’installazione di nuove e ulteriori telecamere sul territorio. Ed ora, gli stessi sindaci, creano questo disastro, dimostrando un’impressionante incapacità nel gestire la cosa pubblica ed a farne le spese saranno, ancora una volta, i cittadini».
Angelo Maria Castaldo