A Cerese l’emporio solidale di Caritas serve l’intero territorio

CERESE (Borgo Virgilio) – Inaugurato a Cerese, al civico 169 dell’edificio posto sulla Cisa, il nuovo Emporio Solidale della Caritas “La Madia”. L’iniziativa si è aperta con il taglio del nastro e gli interventi del sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti, del direttore della Caritas Diocesana Matteo Amati e di don Claudio Giacobbi, che ha proceduto alla benedizione di un luogo che rappresenta un po’ l’emblema del grande valore umano del volontariato, arricchente sia per chi lo riceve sia per chi lo svolge. «Un luogo – ha aggiunto il primo cittadino – che grazie alla lodevole generosità dei volontari Caritas, ha lo scopo di aiutare le famiglie della nostra comunità che fanno più fatica a soddisfare i bisogni essenziali quotidiani». Alla cerimonia erano presenti anche il vicesindaco Elena Dall’Oca, l’assessore al Welfare Teresa Amatruda, il consigliere delegato Andrea Marcone, il comandante dei carabinieri Lamberto Vicenzi, le volontarie Caritas di riferimento per Cerese e Borgoforte, Sabina Dossi e Maria Piazza, e lo storico volontario Costante Breviglieri. Il centro solidale, frutto di un percorso partecipato e condiviso con il settore servizi sociali del Comune, rappresenta un’evoluzione del banco alimentare e svolge il suo servizio di sostentamento a circa 150 circa famiglie in difficoltà. L’aumento delle disuguaglianze sociali e della povertà, con il relativo insorgere di nuovi modelli di marginalità sociale e economica, sono purtroppo un fenomeno comune anche nella nostra provincia. L’emporio, di proprietà della Chiesa, si sviluppa sue due piani. Al piano terreno si trovano i punti di distribuzione, sia alimentari che per l’abbigliamento, suddiviso fra adulti e bambini. «L’obiettivo principale è certamente l’aiuto alle famiglie più fragili residenti o domiciliate nel Comune, che non hanno reddito o lavoro e a coloro che pur in possesso di un’occupazione, vivono al di sotto della soglia di povertà. Altro aspetto non meno importante – ha spiegato l’assessore Amatruda – è quello di ridurre lo spreco alimentare riassegnando le eccedenze, cioè prodotti non più commercializzabili ma perfettamente commestibili. Un emporio unico, dunque, per il territorio che impreziosirà il senso di fratellanza e come opportunità di crescita». Al termine della visita ai locali, l’Unità Pastorale Virgiliana ha offerto un rinfresco.

Matteo  Vincenzi