ASOLA Tutto pronto per “La luna e il falò”, l’evento che il 19 novembre coinvolgerà le comunità di Asola, Acquanegra sul Chiese e Canneto sull’Oglio, ma non solo. La “fiaccolata per il Chiese” che vede come partenza alle 16.30 il santuario della Madonna del Dosso, a Casalmoro e, stesso orario, al sagrato della chiesa di San Michele in Beverara, frazione di Acquanegra, è stata inserita in calendario come parte integrante del lancio del progetto “Io sono il fiume, il fiume è me” arrivato alla sua seconda annualità, che ha visto, e vedrà, coinvolte tante realtà territoriali.
Molti gli interventi avvenuti ieri all’auditorium dell’istituto comprensivo di Asola, ma anche tante le attività svolte proprio grazie alla creazione di una rete che punta a preservare il Chiese. Non solo comuni, quindi, con i rispettivi amministratori e cittadini, ma sul campo anche la Pro loco, Vivi Flumen, la Fondazione Cariverona, l’oasi Wwf delle Bine, cooperative e aziende varie, la Federazione delle Associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d’Idro che racchiude un numero enorme di associazioni (una trentina), e le Università di Parma e Ferrara, uniti con un unico obiettivo: la salvaguardia del fiume che da sempre bagna alcune aree del Mantovano e del Bresciano.
La fiaccolata del 19 si concluderà ad Asola, proprio ai Giardini del Chiese, luogo che recentemente è tornato a far parlare di sé proprio in relazione alle esondazioni che, a causa del maltempo, hanno interessato anche la zona che fino a pochi giorni fa è rimasta chiusa al pubblico.
«I progetti che sosteniamo e di cui siamo partecipanti attivi mirano alla salvaguardia del Chiese – ha evidenziato Monia Fornari, presidente della Pro loco di Asola -: tutti devono essere coinvolti, perché è grazie al nostro fiume se i nostri piccoli paesi sono nati molti anni fa. Ci è sempre stato vicino, ci ha protetto e ci ha dato da mangiare anche nei momenti di carestia, noi siamo nati con il fiume ed è giusto, ora, fare il possibile per proteggerlo».
Tutti partecipanti, quindi, anche e in primis le scuole, in particolare gli istituti comprensivi di Asola e Canneto, con i bambini e i ragazzi di ogni ordine e grado che già lo scorso anno si erano messi in gioco e avevano collaborato con esperti ristoratori del territorio per la realizzazione, tra le altre cose, di “ricette di fiume”: «Una serie di menù pensati ad hoc con pietanze legate al fiume», ha spiegato la referente del progetto per la scuola, la docente Sara Lamberti.