CASTELBELFORTE Atto vandalico compiuto da ignoti alcune sere fa a Castelbelforte. Nella notte fra sabato e domenica qualcuno si è “prodigato” a strappare i manifesti elettorali di Massimiliano Gazzani , sindaco uscente leghista e in campo il prossimo 26 maggio con la civica “Crescendo con Castelbelforte” per tentare di ottenere la riconferma. In totale sono stati tre i manifesti strappati, quelli affissi negli appositi spazi lungo viale Lombardia e via Marconi. «Un episodio spiacevole che francamente lascia l’amaro in bocca – ha dichiarato Gazzani -. I manifesti erano stati pagati e affissi nel rispetto delle regole. Chi ha compiuto il gesto ha agito di notte, chiaramente per non farsi vedere, ma dalle telecamere di videosorveglianza probabilmente riusciremo a saperne di più», la reazione. «A me piace la politica costruttiva dove ci si confronta, ma negli ultimi giorni sto registrando un clima d’odio e che, alla luce degli ultimi fatti, si sta inasprendo ulteriormente. Vado avanti per la mia strada». Parole che lasciano quasi intendere che i manifesti non siano l’unico sgradevole episodio di cui è stato oggetto il primo cittadino. Questa sera Gazzani e i componenti della sua lista si troveranno alle 20.45 nella sala polivalente “Aldo Bennati” per illustrare il programma elettorale alla cittadinanza. Solo al termine del pubblico incontro i membri della lista si consulteranno in seduta privata per decidere sulla querela che probabilmente già domani formuleranno nei confronti degli ignoti autori, almeno finché i filmati delle telecamere non sveleranno, se possibile, i volti dei responsabili, presso la stazione de carabinieri». In queste ore a Gazzani è giunta la solidarietà di diversi colleghi. Su quanto successo è intervenuta anche la segreteria provinciale della Lega. «Solidarietà massima al sindaco Gazzani – ha commentato il responsabile enti locali Adriano Cattaneo -. Ancora una volta dobbiamo registrare questo tipo di azioni intimidatorie nei confronti di nostri amministratori. Comportamenti che vanno stigmatizzati, mi auguro anche da parte di quella sinistra moralista brava ad alzare la voce solo quando si sente interessata per mere ragioni ideologiche, salvo poi chiudersi nel silenzio quando gli avversari politici diventano bersaglio di atti prevaricatori».
Matteo Vincenzi