MANTOVA I numeri dànno ragione al Comune. L’utenza dei bus navetta, introdotti in via sperimentale due anni fa, stanno producendo performance significative al punto che, non solo il Pums, di imminente varo, ma la stessa politica dell’amministrazione sembrerebbe orientata a convogliare la gran parte del traffico di raggiungimento nei due macro-parcheggi periferici del campo Canoa e di piazzale Montelungo, demandando il trasporto dei pendolari abituali al servizio dei bus navetta. I quali, oggi affidati separatamente ad Aster (campo canoa) e Apam (zona Te), entro l’anno dovrebbero passare a un gestore unico. Prevedibilmente, all’Apam stessa.
L’Aster è già stata incaricata di espletare le procedure di gara, il cui bando è attualmente allo studio della dirigenza. Non si tratta solo di una razionalizzazione del servizio, ma anche di una necessità funzionale. Come spiegano negli uffici dell’amministrazione, l’ampliamento di circa 120 posti nel campo canoa e quello di piazzale Montelungo per altri 200 posti, da realizzarsi in seguito all’abbattimento del vecchio PalaTe, comporteranno una implementazione della richiesta, da servirisi con bus navetta gratuiti sette giorni su sette, e lungo tutto il corso della giornata lavorativa.
Contestualmente, sono ritenuti inadeguati gli attuali pulmini da 9 posti in servizio dal e per il Campo Canoa. Come ipotizza l’assessore alla viabilità Iacopo Rebecchi, si renderanno necessari mezzi capienti almeno per 24 passeggeri.