BASSO MANTOVANO – Complice un inizio di autunno decisamente caldo e oltre la norma – anche se sembra che nei prossimi giorni arrivino temperature più fresche – meloni e angurie non escono dalle tavole degli italiani, e ciò rappresenta una notizia molto importante per l’ortofrutta mantovano che ha proprio in questi due frutti, il melone in particolare, autentici punti di eccellenza. La castagna, quindi, per ora è costretta a rimanere “in panchina” – e ciò rappresenta un problema per i produttori – mentre con questa coda di estate prolungatasi fino a metà ottobre i coltivatori di anguria e melone si stanno in parte rifacendo da un’annata per certi versi contraddittoria.
Non va infatti dimenticato che l’estate 2023 ha presentato diversi momenti critici: preceduta, nella tarda primavera, da piogge insistenti e temperature sotto la media stagionale, la cosiddetta “bella stagione” ha regalato – si fa per dire, purtroppo, un luglio fatto di intense grandinate che hanno in parte danneggiato i raccolti, soprattutto quelli in pieno campo. Quindi questo “colpo di coda” climatico che sta dando buoni risultati sul mercato. Valutazioni che sono anche state recentemente confermate da un importante produttore di settore, Cristiano Lorenzini di Sermide, in una intervista rilasciata alla rivista di settore “Corriere Ortofrutticolo”. Il caldo, comunque, sta penalizzando un’altra importante coltura mantovana, quella della zucca: le rese sono sotto le aspettative anche se la qualità del prodotto sembra essere eccellente.