CASTIGLIONE Dopo l’abbattimento, un paio di settimane fa, del grande albero al centro della rotatoria vicina alle piscine comunali, nel corso degli ultimi giorni a Castiglione ha cominciato a circolare un volantino non firmato che polemizza con la decisione dell’abbattimento dell’albero. L’opuscolo è stato affisso qui e là in varie zone del centro storico. “Ciao a tutti – si legge nel volantino, scritto a mo’ di lettera di addio del grande albero stesso – sono Teodora, il cedro Deodara o cedro dell’Himalaya che per circa 70 anni vi ha tenuto compagnia. Il mio nome lo scoprite solo ora che sono morta, abbattuta dalle motoseghe per mano dell’uomo. Tutti mi conoscevate come il pino delle piscine, invece ero un imponente cedro in grado di resistere a tormente di neve, raffiche di vento, pendii scoscesi delle alture himalayane Sono morta per mano dell’uomo. Sapevo essere l’animale più pericoloso del pianeta, ma non ho voluto crederci fino a che non ho sentito il rumore della motosega e i miei maestosi e robusti rami hanno cominciato a cadere, tagliati. Perché mi è stato fatto questo? Da decenni – conclude il volantino – deliziavo gli occhi dei bambini delle scuole, accoglievo chi entrava in paese dando il benvenuto con la mia maestosa bellezza. Meritavo di morire così? Ora non sono altro che legna da ardere. Perché?”.
I lavori di abbattimento si sono svolti lo scorso 13 maggio e hanno provocato vivaci polemiche. L’assessore e vicesindaco Andrea Dara aveva spiegato che l’intervento era stato eseguito per la sicurezza di tutti.