MANTOVA A sette anni dal sisma che ha colpito Emilia e Lombardia, nelle province di Modena, Ferrara, Mantova e Reggio Emilia, sono stati pubblicati i risultati dell’indagine Este, condotta Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia tra il novembre 2014 e il marzo 2016, che ha valutato gli esiti a medio termine del sisma del maggio 2012 su stato di salute, stili di vita e ricorso ai servizi di prevenzione territoriali. “Anni dopo l’evento, una persona su due riferiva ancora un pensiero intrusivo, cioè ricordava gli eventi anche quando non voleva o li ricordava a partire da altre situazioni – riporta l’indagine -. Questo a testimonianza di come il sisma sia stato un evento pervasivo nella storia e nei vissuti di molti cittadini, rappresentando uno spartiacque tra la vita prima e dopo il terremoto”. L’indagine ha raccolto 1.940 interviste telefoniche di persone residenti nei comuni colpiti dal sisma. I dati utilizzati per il confronto pre e post-sisma provengono dal sistema di sorveglianza epidemiologica Passi. Sotto la lente sono finiti gli aspetti come i danni economici, la perdita di lavoro e dell’abitazione, disagi relazionali, lavorativi e abitativi. Este ha fornito il quadro di “una popolazione resiliente che non ha riferito evidenti cambiamenti nello stato complessivo di salute percepito” ma il sisma rimane “un evento pervasivo nella storia e nei vissuti di molti cittadini, rappresentando uno spartiacque tra la vita prima e dopo il terremoto”.