Pro-Gest: prosegue la battaglia della cartiera

Discussi iin tribunale i ricorsi contro sequestri e dissequestri

MANTOVA A ciascuno il suo ricorso. Ieri in tribunale a Mantova è stato presentato il ricorso al Riesame dei legali di Pro-Gest contro il sequestro di 85mila tonnellate di carta da macero stoccate nello stabilimento di via Poggio Reale, che sono state qualificate come rifiuto, provvedimento eseguito lo scorso 8 maggio dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Mantova. Nella stessa sede anche la procura ha presentato un’istanza di appello sulla decisione dello scorso 13 maggio da parte del giudice del Riesame, che ha tolto i sigilli dalle 120mila tonnellate di carta da macero che erano state sequestrate il 23 aprile scorso. Per entrambi i ricorsi le parti hanno presentato una documentazione piuttosto copiosa, e per questo motivo i giudici si sono riservati di prendere una decisione nei prossimi giorni. Il sequestro delle 85mila tonnellate di materiale cartaceo è di tipo preventivo ai fini della confisca. Restano invece sotto sequestro probatorio altre 20mila tonnellate di carta da macero e 4mila metri cubi di fanghi e materiale fibroso. Nell’ultimo sequestro disposto dal gip le tonnellate di carta da macero erano state riqualificate come rifiuto, profilando in tal modo la sussistenza del reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata contestato dalla procura di via Poma, che resta uno dei nodi centrali della questione. Lo stoccaggio di materia prima, come viene qualificata da Pro-Gest la maggior parte del materiale sequestrato, prevede costi di fideiussione alla Provincia molto più bassi dello stoccaggio di quelli che per la procura (e il gip) sono rifiuti.