VIADANA “E’ falso affermare che nell’area di Viadana e in provincia sono prodotti quasi 4 milioni di tonnellate di formaldeide e che la concentrazione della sostanza nel viadanese è superiore a quella di New York”: sono alcune delle teorie confutate dal Comitato Scientifico del Gruppo Mauro Saviola e del Gruppo Frati – organismo rappresentato da Carlo Zocchetti (Epidemiologo, dirigente dell’osservatorio Epidemiologico regionale) e da Danilo Cottica (chimico, igienista industriale certificato, direttore del centro ricerche ambientali degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri S.p.A. e professore alle Università di Pavia e di Padova).
«Le industrie locali sono autorizzate a produrre un massimo di 0,7 milioni di tonnellate di formaldeide l’anno e ne producono al di sotto di tale limite», hanno affermato.
Un incontro indetto per dare una percezione corretta e supportata da dati scientifici, cui hanno partecipato Stefano Saviola (consigliere delegato Saviola Holding), Alberto Tarana (general manager Gruppo Frati / Chimica Pomponesco) e Tiziano Lanzarini (direttore generale-Operation Sadepan Chimica / Gruppo Saviola): «Nell’ottica di una giusta sintesi tra le esigenze della salute pubblica, dell’ambiente e dell’industria – hanno dichiarato dal Comitato Scientifico – è fondamentale fornire informazioni precise, evitando di creare falsi allarmismi. Dai dati presenti in varie pubblicazioni scientifiche la concentrazione della sostanza nel viadanese è in linea con quella rilevata in contesti non riconducibili alla presenza di industrie del pannello (Viadana -fra 1,8 e 2,6 µg/m3; Padova area residenziale -fra 2 e 4 µg/m3; Ferrara area urbana –7 µg/m3; New York -fra 0,4 e 7,1 µg/m3; Alpi tedesche -fino a 4,1 µg/m3)». Dopo aver sottolineato come la produzione avvenga “nel pieno rispetto delle norme di sicurezza del lavoro, ambientali e delle più avanzate normative internazionali” ed aver ricordato la maggior concentrazione della formaldeide negli ambienti indoor (Studio Salthammer, 2018), il Comitato ha concluso ricordando che «non esistono studi secondo cui l’assunzione di piccole dosi di formaldeide possa scatenare patologie. Tutti gli studi scientifici internazionali concordano nell’affermare che l’esposizione al di sotto di ben definite soglie non comporta alcun pericolo per la salute».