“Dona un battito”: nuovo defibrillatore a Cappelletta

BORGO VIRGILIO “Dona un battito. Per un futuro cardio-protetto”: questo lo slogan dell’iniziativa promossa dal Gruppo “Cappelletta in Festa” dell’omonima Parrocchia per l’acquisto di un defibrillatore semiautomatico (DAE) di nuova generazione. La cerimonia di consegna del prezioso presidio sanitario, un dispositivo utile come primo intervento di emergenza per defibrillare un eventuale paziente colpito da arresto cardiaco o da fibrillazione ventricolare, ha visto la presenza del sindaco Francesco Aporti e della giunta del Comune di Borgo Virgilio. Dispositivo che nel corso della giornata ha ricevuto la benedizione del vescovo di Mantova Gianmarco Busca, sul territorio comunale per la celebrazione delle Cresime assieme a monsignor don Claudio Giacobbi, parroco di Cerese e di Cappelletta e coordinatore dell’Unità pastorale “Virgiliana”. Un dono fatto non solo alla Parrocchia, ma all’intera comunità, vista l’installazione sotto il porticato dell’Oratorio, un luogo di facile accesso a chiunque per affrontare una situazione di emergenza. «L’idea di donare questo apparecchio salvavita – ci raccontano alcuni membri del Gruppo – ha proprio la speranza di salvare la vita a chi si dovesse trovare in una condizione di emergenza. L’area oratoriale è uno spazio frequentato sempre da moltissime persone: bambini, giovani, adulti e anziani che qui si riuniscono per le celebrazioni domenicali e per le riunioni relative alle attività pastorali. Senza dimenticare i numerosi momenti conviviali e i due grandi eventi estivi, la Festa dal Macarun e la Festa di Turtei, tra le più conosciute e frequentate della provincia». L’iniziativa ben si inserisce nello spirito alla base del Gruppo Cappelletta in Festa, composto da volontari che mettono a disposizione il loro tempo a beneficio della comunità, cercando di recuperare quei rapporti interpersonali che altrimenti rischierebbero di scomparire a causa della vita frenetica. «Un modo per preservare una tradizione storica di cui andare orgogliosi – hanno aggiunto, non prima di una doverosa precisazione -. Se è vero che chiunque può prestare soccorso, è opportuno seguire un corso di formazione apposito, come quello tenuto di recente da alcuni nostri volontari che proprio nel corso della cerimonia di consegna del dispositivo hanno ricevuto l’attestato di abilitazione all’utilizzo del DAE».