Stanziati i fondi per il nuovo ponte ma c’è l’incognita della crisi di Governo

Casalmaggiore

CASALMAGGIORE Il ponte sul Po di Casalmaggiore tra i primi della graduatoria stilata per l’assegnazione dei 250milioni euro destinati alla manutenzione e la realizzazione di nuovi ponti nel bacino del Po. Un’ulteriore notizia positiva che fa sperare in una sempre più vicina e probabile soluzione definitiva ai problemi viabilistici dell’asse di collegamento tra Lombardia ed Emilia Romagna.
A dare la notizia è Laura Cavandoli, deputato parmigiano della Lega, autrice di un odg che inserisce il nuovo ponte di Casalmaggiore tra le priorità da finanziare con queste risorse.
Una graduatoria prevista in un emendamento della Lega, approvato nella legge Bilancio 2019, volta ad individuare i progetti destinatari dei 250milioni di euro. Da lì poi l’odg della Cavandoli che chiedeva al Governo di mettere il nuovo ponte tra Colorno e Casalmaggiore tra le priorità. Proprio dalla risposta al deputato arrivata la conferma che il nuovo ponte sul Po tra Colorno a Casalmaggiore è al primo posto nella graduatoria delle nuove infrastrutture da progettare e realizzare: prima di questo solo alcune ristrutturazioni.
Al ponte sono destinati 65milioni di euro, comprensivi dei costi per la progettazione e per la realizzazione del nuovo ponte la cui costruzione si è resa necessaria dopo i gravi danni strutturali riscontrati sull’attuale ponte sul Po, rimasto chiuso quasi due anni per importanti lavori di messa in sicurezza.
Un intervento, comunque, che garantisce alla struttura una vita non superiore ai dieci anni: arco di tempo in cui si dovrà provvedere alla progettazione e costruzione del nuovo ponte sul Po al fine di non mettere nuovamente il territorio in ginocchio in causa di una eventuale seconda, e necessaria, chiusura del ponte. Lo stop alla circolazione sulla vecchia infrastruttura (durato quasi due anni) ha, infatti, creato molti disagi non solo per automobilisti e pendolari – costretti a lunghe e costose deviazioni – ma anche alle tante aziende del territorio che hanno pesantemente risentito della chiusura dell’arteria di collegamento tra Casalmaggiore e Colorno.