PORTO – «Salve signora, siamo venuti per installarle il rilevatore di fughe di gas, che da inizio anno è obbligatorio per legge. Se ci apre un quarto d’ora facciamo tutto». È successo nei giorni scorsi a Porto Mantovano, precisamente nella zona di Montata Carra, ma l’anziana presa di mira non solo s’è guardata bene dall’aprire la porta, ma rivolgendosi alla coppia di sedicenti rappresentanti dalla finestra ha ribattuto con ferma scaltrezza: «Guardate, tra pochi minuti arriva mia figlia, così se volete ne parlate con lei». Un escamotage che ha costretto i sedicenti venditori ad allontanarsi velocemente. Stando alle testimonianze raccolte pare che in precedenza le stesse persone abbiano tentato il medesimo raggiro in un’altra abitazione poco distante, intercettando un pensionato che si trovava in giardino. Ma anche in questo caso l’anziano ha mantenuto i nervi saldi, spiegando di non essere interessato e intimando loro che se avessero insistito avrebbe chiamato i carabinieri. Probabilmente anche alla luce di questi episodi i carabinieri della stazione di Porto Mantovano si sono sentiti in dovere di diramare un nuovo avviso (già visibile anche sul sito istituzionale del Comune) dove i cittadini vengono invitati a prestare massima attenzione ad alcuni principi basilari sulla prevenzione delle truffe in abitazione: «L’operatore di servizio pubblico, che si presenta ad esempio in casa per segnalare fughe di gas o presenza di mercurio è sinonimo di truffa. Nessun operatore chiederà mai di posizionare oro e contanti in un freezer o frigorifero». Una truffa recentemente registrata anche nel veronese e nel bresciano. Cosa fare? «Contattare il 112 qualora chiunque si presenti in casa e vi chieda di accedervi senza un giustificato motivo, un accorgimento che scoraggerà l’eventuale malintenzionato», raccomandano i carabinieri rivolgendosi ai cittadini. Si ricorda infine che questi presunti venditori non sono inviati dal Comune né dall’ente che eroga il gas metano e che non vi è alcun obbligo di legge di installare il dispositivo in questione.
Matteo Vincenzi
