CANNETO – Dopo l’approvazione del progetto di demolizione per la successiva ricostruzione del complesso degli alloggi sociali “Case Rosse” di via Marconi, il Comune ha deciso di procede con il trasferimento di cinque famiglie assegnatarie delle abitazioni per il tempo necessario dei lavori. Gli inquilini verranno quindi spostati all’interno del complesso di edilizia residenziale pubblica “Corte Parenti” di via Reina.
Per questo motivo la giunta ha incaricato l’ufficio tecnico affinché vengano resi utilizzabili in tempi brevi cinque dei sette alloggi comunali situati nel complesso “Corte Parenti”.
Il complesso di edilizia residenziale pubblica “Case Rosse” è costituito da otto alloggi di cui cinque occupati e tre sfitti per carenze manutentive. Il progetto di riqualificazione da 2 milioni di euro approvato dal Comune e finanziato con fondi complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede la demolizione di tutti gli otto alloggi.
«L’intervento – spiega il sindaco Nicolò Ficicchia – prevede la ristrutturazione degli appartamenti nel complesso delle Case Rosse, con le abitazioni che saranno demolite completamente e ricostruite. I lavori inizieranno tra fine primavera e inizio estate e saranno conclusi nell’arco di un paio di anni. Le famiglie che abitano negli alloggi delle Case Rosse saranno trasferite in Corte Parenti in quel periodo. Nelle prossime settimane provvederemo a sistemare adeguatamente gli alloggi temporanei di Corte Parenti che ospiteranno le cinque famiglie in questione».
Il complesso Erp “Case Rosse” si trova in un ambito urbano fortemente caratterizzato dalla presenza di impianti ed edifici di proprietà ed uso pubblico quali la scuola elementare ed il palazzetto dello sport. Lo stato attuale del complesso edilizio residenziale è il frutto di una sostanziale ricostruzione risalente alla prima metà degli anni ’70 del secolo scorso. Il complesso abitativo risulta costruito con mezzi assolutamente economici, presenta una dotazione impiantistica obsoleta e versa oggi in uno stato di sostanziale degrado. Proprio per questo motivo il Comune ha deciso di procedere con una soluzione “drastica”, ovvero la demolizione dell’immobile e la costruzione di un nuovo complesso edilizio moderno e funzionale. Per le famiglie in questione, insomma, è quasi tempo di prendere armi e bagagli e avviare il trasloco.