CASTELLUCCHIO – Non ce l’ha fatta l’anziano che martedì pomeriggio è stato investito sulle strisce perdonali a Castellucchio. Cesare Mantovani, 84 anni, è spirato ieri mattina nel reparto di rianimazione al Carlo Poma dove era trasportato in condizioni gravissime. In ospedale è finita anche la badante, una 56enne originaria della Moldavia, che stava spingendo la carrozzina con sopra l’anziano. Lei, fortunatamente, non ha riportato ferite gravi tanto da temere per la sua vita, la 56enne è infatti ricoverata nel reparto di ortopedia del nosocomio cittadino per contusioni e fratture sia agli arti superiori che inferiori.
Secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine e da alcuni testimoni, l’auto, una Renaul Scenic, proveniente da Mantova in direzione Cremona e alla cui guida c’era una donna, avrebbe investito proprio sulle strisce pedonali davanti alla chiesa, sulla strada principale che taglia in due il paese. La macchina, quindi, avrebbe preso in pieno sia la badante che l’84enne facendoli cadere a terra. Sul posto l’arrivo immediato dei sanitari del 118 che hanno fatto ricoverare la donna in ambulanza al Poma seguita poi anche da Cesare Mantovani che prima però è stato rianimato e po stabilizzato sul posto dai medici. Le condizioni, però, sono apparse fin da subito molto gravi dovute alla caduta sull’asfalto.
La salma dell’84enne è stata quindi portata nelle camere mortuarie in attesa del nulla osta per i funerali da parte della Procura.
Per i rilievi sul luogo dell’incidente i carabinieri di Castellucchio.
Nelle stesso posto a giugno dell’anno scorso, è stata investita una donna che è deceduta sul colpo a causa dell’impatto. La 66enne, residete a Rivalta sul Mincio, ma originaria di Castellucchio, si stava recando al mercato settimanale, quando, sempre davanti alla chiesa, è stata travolta da un tir che proveniva anch’esso da Mantova in direzione Cremona. L’autista del mezzo pesante, in effetti, si era fermato per dare modo ad altre due donne di attraversare la statale, ma non si era accorto che ve ne era una terza ed era quindi ripartito.