SAN BENEDETTO – Si sono riuniti nel tardo pomeriggio di ieri, davanti alla sede dell’Istituto Agrario Strozzi di San Benedetto Po, i sindaci della zona insieme a genitori, studenti e professori per manifestare contro la decisione, presa dal Provveditorato degli Studi, di non avviare la classe prima per l’anno scolastico 2021-2022; di fatto le speranze di un possibile rovesciamento sono riposte nell’incontro online che si terrà mercoledì tra le istituzioni limitrofe, la Provincia di Mantova e il Provveditorato.
Determinazione e tenacia sono le costanti che contraddistinguono questa battaglia portata avanti in nome dell’istruzione e che ieri sono echeggiate nelle parole dei presenti: «Oggi quello che era un diritto non è più un diritto – dichiara con fermezza il sindaco Roberto Lasagna – non accettiamo che la scuola venga considerata solo attraverso dei numeri matematici; questo è un Istituto che storicamente ed operativamente si rivela fondamentale, non solo da un punto di vista pratico ed educativo, ma soprattutto quando entra in gioco l’accompagnamento e con ciò faccio riferimento a certe situazioni di recupero che diversamente sarebbero andate perse. In secondo luogo – continua il primo cittadino – ci risulta, da quanto detto dalla dirigente, che non sussistono le disponibilità per accogliere i ragazzi in un istituto tecnico come Palidano, ed infine la struttura scolastica si trova nel cuore dell’agricoltura mantovana perciò siamo consapevoli di voler sostenere questa causa».
Ha presenziato alla manifestazione anche il consigliere provinciale con delega all’istruzione Francesca Zaltieri soffermandosi in particolare modo sulle risorse stanziante in ambito scolastico: «Gli investimenti degli enti locali nella scuola di San Benedetto, quali la messa in sicurezza dei soffitti e un primo lotto dell’antisismica, devono trovare una risposta positiva anche relativamente alle risorse umane, pertanto dobbiamo rivolgere l’attenzione ai ragazzi».