ALTO MANTOVANO La tenenza della guardia di finanza di Castiglione ha eseguito due interventi ai fini del rispetto della normativa fiscale e di quella sul lavoro presso un salone per barbieri ed un laboratorio di confezionamento calze, gestiti da soggetti di nazionalità cinese.
Nel corso dei controlli sono state identificate persone di nazionalità cinese, indiana e bengalese, rilevando 23 posizioni irregolari, di cui 4 riferite a lavoratori in nero.
L’attività svolta presso il salone per barbieri ha consentito di accertare l’impiego di 19 lavoratori irregolari, l’infedele registrazione dei dati nel libro unico del lavoro di permessi fittizi non retribuiti quantificati in ben 15mila e 868 ore, per un imponibile complessivo segnalato agli enti previdenziali di oltre 135mila euro, sul quale dovranno essere quantificati i contributi omessi.
È stato contestato, inoltre, l’omesso versamento di contributi previdenziali e di ritenute fiscali operate nei confronti dei dipendenti per un totale di oltre 187mila euro.
Al laboratorio di confezioni sono state irrogate sanzioni amministrative per circa 15mila euro e, a seguito della segnalazione delle violazioni all’ispettorato territoriale del lavoro di Mantova, è stata sospesa l’attività dell’impresa ispezionata.
L’attività svolta dalla guardia di finanza per contrastare l’economia sommersa nella forma dello sfruttamento della manodopera irregolare o in nero – che consente alle aziende utilizzatrici di ottenere una illecita riduzione del costo del lavoro, ponendo così in essere una concorrenza sleale nei confronti delle altre società operanti nello stesso settore – è diretta ad arginare la diffusione dell’illegalità, a prevenire e reprimere eventuali fenomeni di caporalato e a tutelare le imprese che operano nella piena osservanza delle leggi. Si tratta di uno dei numerosi interventi che le forze dell’ordine, tra le quali anche la Finanza, operano nella zona dell’Alto Mantovano contro il lavoro in nero.
Lavoratori in nero ed evasione: maxi blitz della Gdf
Nel mirino un laboratorio tessile e un negozio da barbiere. Centinaia di migliaia di euro contestati