Lavori al polo scolastico di Rodigo, la minoranza: “Ormai non ci sono più alibi”

RODIGO – La sistemazione del plesso scolastico di Rodigo, che ospita la primaria, torna nuovamente al centro del dibattito. I consiglieri d’opposizione della civica Destinazione Comune, Maurizio Bulgarelli, capogruppo e Francesca Cavicchini, infatti, con un’interrogazione chiamano in causa il sindaco affinché fornisca informazioni in merito allo stato di avanzamento dei lavori relativi alla messa in sicurezza dello stabile e la conseguente riapertura del medesimo.
«Come consiglieri di Destinazione Comune – spiega Bulgarelli – abbiamo presentato una nuova interrogazione per avere dal sindaco un cronoprogramma dei lavori di sistemazione della scuola primaria di Rodigo visto che il 14 dicembre dello scorso anno il Ministero ha ufficializzato lo stanziamento dei fondi necessari per effettuare l’intervento. Il nostro auspicio – continua – è che i lavori siano conclusi entro l’inizio del prossimo anno scolastico, visto che già adesso gli spazi condivisi nello stabile che ospita la secondaria di primo grado non permettono un pieno svolgimento dei laboratori. In più vorrei sottolineare che da settembre ci saranno ben tre classi prime della secondaria di primo grado».
Timore della minoranza, infatti, è che l’amministrazione comunale non si stai muovendo con la giunta premura per risolvere il problema. «Il sindaco si era prodigato, in campagna elettorale, – spiega Cavicchini – nell’evidenziare la possibilità di una prossima riapertura dello stabile: salvo, poi, rimangiarsi tutto subito dopo adducendo come alibi la burocrazia e il mancato stanziamento dei fondi promessi».
Il tempo, però per la minoranza è finito: «ormai – rincara la dose Bulgarelli – è da più di un mese che di alibi non ce ne sono più e quindi non si capisce come mai non sia ancora stato pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori. Non vorremmo si rivivesse un nuovo Teatro Verdi, chiuso da anni e non ancora riaperto sebbene ad ogni elezione si sono sempre susseguite date di inaugurazione puntualmente disattese.