CASTIGLIONE DELLE STIVIERE La casa in cui stava scontando una detenzione in regime di arresti domiciliari utilizzata come base di spaccio. A finire di nuovo nei guai, lo scorso febbraio, era stato un 33enne di origine marocchina residente a Castiglione delle Stiviere. A tradire l’uomo, in tale circostanza, il continuo via vai di persone collegate con il consumo di stupefacenti. Sempre ligio al rispetto della misura cautelare impostagli, non aveva fatto i conti però con il curriculum dei suoi visitatori, già ampiamente noto alle forze dell’ordine. Così per alcuni giorni i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia aloisiana, sulla scorta di numerosi assuntori di sostanze stupefacenti avvistati in zona, avevano monitorato l’abitazione del 33enne. Un dubbio particolarmente forte e concreto per gli inquirenti. A seguito quindi dell’ennesimo controllo i militari si erano così trovati davanti a un vero e proprio market della droga: quasi 5 grammi di cocaina suddivisa in 9 dosi, 16 grammi di cocaina in un’unica pietra cristallina, un bilancino di precisione e 1.165 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio. Inevitabili a quel punto erano scattate le manette ai polsi del pusher che, a seguito di tale blitz, si era pure visto revocare la misura domiciliare sostituita con l’aggravio della detenzione in carcere. Un episodio approdato infine ieri in tribunale con la richiesta del giudizio con rito abbreviato avanzata dal difensore dell’imputato.