RIVAROLO – A Rivarolo Mantovano va di moda la mobilità sostenibile: l’amministrazione comunale ha promosso l’acquisto di un’auto ibrida per la polizia locale e l’installazione di una colonnina di ricarica elettrica per autoveicoli ed una per biciclette. Gli interventi si inseriscono nel progetto “Da Brezza a Vento” finanziato al 90% dal Gal “Terre del Po”.
È in fase di attuazione il progetto, dal costo complessivo di 76mila euro ed appaltato recentemente alla ditta Moro di Fiesse (BS), che vede il Comune di Rivarolo Mantovano capofila di un parternariato con i Comuni di San Giovanni in Croce e San Martino dall’Argine. il piano guarda ad attrezzare le aree di sosta ed a realizzare elementi di arredo e promozione del “percorso di mezzo” denominato “Acque alte”, una percorrenza ciclabile che si estende per oltre 25 km tra i fiumi Oglio e Po congiungendo le due ciclovie nazionali Brezza e Vento. «L’intervento – spiegano il sindaco Massimiliano Galli e l’assessore di Rivarolo Mantovano Ugo Enrico Guarneri – ha lo scopo di valorizzare i territori dei tre Comuni e mira a migliorarne la fruibilità rivalutando i luoghi caratterizzati da valenza naturalistica o architettonica. Vengono in particolare attrezzate aree di sosta e posizionate centraline per la ricarica di veicoli elettrici, tra le quali, appunto, quella di Rivarolo Mantovano». Nello specifico, come detto, l’amministrazione comunale ha deciso di acquistare un’auto ibrida per la polizia locale, finanziata all’80% dalla Regione, e di installare una colonnina di ricarica elettrica per autoveicoli ed una per biciclette. I lavori sono ora in corso nel parcheggio di via Piave, dietro la Casa di Riposo, dove è prevista una centralina elettrica da 22 KW per autoveicoli, con tempi di ricarica da 2 a 7 ore, a seconda del tipo di veicolo e della batteria installata. La colonnina sarà dotata di un software informatico in grado di collegarla alla rete di distribuzione esistente in Italia. «Si spera, in questo modo, – proseguono dal Comune – di incentivarne l’utilizzo non solo da parte dell’utenza locale, ma anche da parte di un turismo sostenibile, attento all’utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale».
Il progetto, inserito nell’ambito del progetto “Da Brezza a Vento” è finanziato al 90% dal Gal “Terre del Po”.