Ministero e Sterilgarda: accordo da 9 milioni

CASTIGLIONE – Un progetto di ampliamento da quasi 24 milioni, per un nuovo reparto di confezionamento in grado di accogliere 29 posti di lavoro in più: è quello che verrà finanziato dal ministero per lo sviluppo economico con 9 milioni, messi a disposizione con un decreto che è stato firmato ieri per la Sterilgarda Alimenti Castiglione delle Stiviere. Un accordo di sviluppo – quello tra Mise e l’azienda aloisiana – che è stato salutato come estremamente positivo, in questo particolare momento, dal Movimento Cinque Stelle.
Nello specifico, l’accordo di sviluppo riguarda la realizzazione di un nuovo reparto di confezionamento, presentato dalla Sterilgarda Alimenti Spa, da realizzare nel sito produttivo di Castiglione delle Stiviere. Si tratta dell’installazione di linee ad altissima automazione di confezionamento di prodotti lattiero-caseari, la predisposizione di un software per la tracciabilità dei prodotti e la ristrutturazione dello stabilimento. I costi complessivi del progetto ammontano a circa 23,6 milioni di euro, di cui 9 finanziati dal Ministero per lo Sviluppo Economico. La realizzazione del programma determinerà un incremento occupazionale di 29 unità lavorative.
L’azione del Ministero per lo Sviluppo Economico non si è limitata alla sola Sterilgarda: ieri infatti sono stati due i decreti firmati dal titolare del dicastero  Stefano Patuanelli (il secondo riguarda il Gruppo Salvatore Ferragamo): accordi che, si legge in una nota del Mise, «puntano a favorire investimenti in ricerca e sviluppo per sostenere interventi di considerevole impatto tecnologico e dimensionale, in grado di incidere sulla capacità competitiva delle imprese anche al fine di salvaguardare l`occupazione».
A margine della notizia è arrivato il commento del parlamentare pentastellato  Alberto Zolezzi che parla di «una ottima notizia che conferma l’attenzione e l’impegno del MISE e del Ministro Patuanelli per il nostro territorio e per il Made in Italy. Auspico che evolva positivamente anche la vicenda Corneliani dove il Ministero ha fatto la sua parte».