OGLIO PO Bus al posto degli autobus: un cambio che sarebbe dovuto essere solo momentaneo ma che si sta delinenado come un possibile scenario biennale. Una notizia che non è ovviamente passata inosservata ai tanti pendolari dell’Oglio Po – studenti e lavoratori in primis – già molto provati dai tanti disagi subiti nell’ultimo anno tra ritardi e cancellazioni all’ordine del giorno.
Non mancano critiche e lamentele in questi giorni per quella che sembra essere ormai una sostituzione definitiva, o per lo meno biennale, dei treni con i bus. Un problema di cui a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta i tanti pendolari dell’Oglio Po già, loro malgrado, abituati ai “viaggi della speranza” sui convogli di Trenord, in particolare nella tratta Milano-Mantova. Convogli troppo freddi o, al contrario, bollenti, corse in ritardo di quasi un’ora e, nelle peggiori delle ipotesi, cancellate lasciando a piedi studenti e lavoratori. Nel corso dell’ultimo anno scolastico diversi sono stati i genitori che sono dovuti andare a recuperare i figli a metà percorso a causa dello stop forzato dei treni per guasti o problemi vari. Problemi che i tanti pendolari dell’Oglio speravano essere in via di risoluzione ma che ora si aprono nuovamente ad incognite. «Doveva essere una soluzione temporanea ma è diventata biennale – esordisce il sindaco Giuseppe Torchio ricordando i disagi dei pendolari bozzolesi -. Raddoppiano in Inghilterra e non da noi».
E proprio dalle situazione ferroviaria arrivano ulteriori problemi per Bozzolo: con l’aumento dei treni merci sulla linea, a discapito del trasporto passeggeri, si concretizza ancora di più il rischio di lunghe code ai passaggi a livello. E proprio questo aspetto apre un’altra parentesi da tempo al centro della cronaca ma la cui conclusione sembra essere ancora lontana: il sottopassaggio. «Dovevamo andare a Milano a marzo – spiega Torchio – vedo i tecnici sul territorio ma non abbiamo più saputo nulla». Un capitolo, questo, fondamentale per il piano di espansione del supermercato Migros: «siamo in ballo con il Piano regolatore», sottolinea con disappunto il sindaco Torchio.