PEGOGNAGA «La benzina è il mio pane: perché preferisco riempire il serbatoio dell’auto piuttosto che il frigorifero per poter correre, anche di notte, ad aiutare chi é nei guai». Questa frase descrive alla perfezione l’anima di un grande sacerdote come l’ex parroco di Pegognaga don Dante Lasagna. In occasione del secondo anniversario della scomparsa il religioso sarà ricordato in tutte le messe celebrate nella cittadina laurenziana sia oggi che domani.
Don Dante, come ricordato nella cerimonia funebre di due anni fa celebrata dal vescovo di Mantova Marco Busca, iniziò il suo ministero sacerdotale alla parrocchia di Sant’Apollonia a Mantova. Nel 1958 divenne vicario coadiutore di mons. Attilio Montanari a Pegognaga, quindi di don Enea Dalboni a Quistello. Nel 1965 si fece missionario. Fu il primo sacerdote mantovano ad organizzare una missione in Brasile nello Stato del Maranhão dal 1965 al 1971. Tornò quindi a Pegognaga, dove assunse la guida della comunità laurenziana nel 1977. Prete assai scomodo sia per i suoi superiori ma soprattutto per gli amministratori di Pegognaga e persino per gli stessi fedeli che vedeva adagiarsi nella ripetitività della pratica religiosa con scarsa autenticità di partecipazione. Instancabile nel creare iniziative tese a stimolare giovani ed anche anziani, diede vita a varie istituzioni. Sua anche l’idea di far sorgere a Pegognaga la Rsa “E.Bovi”.