CASTELBELFORTE – Durante il consiglio dell’unione Essevum è stato approvato all’unanimità il piano per il diritto allo studio 2022-2023 di Castelbelforte. La “finanziaria” delle scuole prevede spese complessive pari a 254mila e 225 euro ed entrate dovute alla compartecipazione dei servizi accessori nella misura di 135mila e 677 euro, ovvero il 53% del costo totale, mentre la quota residuale è stata sostenuta con risorse dell’ente.
«Il numero degli alunni segue l’andamento demografico nazionale – precisa il vicesindaco con delega all’istruzione Stefano Bauli -. Fatta eccezione per la classe prima dell’elementare, il lieve calo della popolazione scolastica non ci ha impedito di mantenere inalterato il numero di classi e sezioni rispetto ai precedenti anni. E questo visti i tempi che corrono è già un risultato da non sottovalutare». Il totale degli alunni si attesta a quota 380, di cui 96 della scuola dell’infanzia, 164 della elementare e 120 alle medie.
Tra le principali voci di spesa, 9mila e 880 euro per progetti richiesti dal comprensivo che spaziano dalla psicomotricità in scuola dell’infanzia a progetti culturali, museali e naturalistici con uscite sul territorio provinciale alle elementari; alla media si è puntato sul potenziamento di inglese mediante lezioni tenute da un docente madrelingua e sul supporto psicologico per alunni e famiglie. Inclusione e disabilità sono gli altri capitoli dove l’amministrazione ha investito una delle somme più cospicue: ben 91mila e 825 euro.
«In ambito opere pubbliche di area scolastica, tra i principali interventi programmati nel prossimo triennio, vanno evidenziati i lavori di efficientamento energetico alla scuola elementare e quelli di adeguamento che interesseranno la media, senza dimenticare la costruzione di nuovo asilo nido che porterà così l’investimento totale a superare i due milioni. Come amministrazione comunale – evidenzia Bauli – siamo soddisfatti per essere riusciti a rispondere alle esigenze della scuola, restando all’interno delle linee programmatiche promesse ai cittadini».
Matteo Vincenzi