VICOMOSCANO Era senza dubbio l’elemento di punta della squadra del Commessaggio di calcio Uisp per la sua tecnica, ma soprattutto per la sua esplosività fisica. Nonostante la sua prestanza e la sua ancora giovane età, aveva appena compiuto 48 anni, Emmanuel Harrison non è riuscito a vincere la battaglia con il Coronavirus che proprio ieri gli ha tolto la vita all’ospedale Oglio-Po di Casalmaggiore.
Harrison, come tutti lo chiamavano a Commessaggio e come lo chiamavano a Vicomoscano il paesino a due passi da Viadana e Sabbioneta che una ventina di anni fa lo aveva adottato e dove fino a qualche giorno fa abitava.
Arrivato dal Ghana, Harrison si è stabilito al confine mantovano-cremonese e qui ha piantato radici prendendo casa e lavorando come operaio all’Emilianaparati. Harrison lascia una moglie e due figli, ma soprattutto lascia tanti amici che in questi anni gli hanno voluto bene e si sono preoccupati per le sue condizioni di salute negli ultimi giorni.
Ricoverato per i tipici sintomi del Coronavirus giovedì sera all’ospedale Oglio-Po, Harrison si è tenuto in contatto con i conoscenti fino a sabato, quando ad un amico avrebbe addirittura detto che lunedì sarebbe uscito dall’ospedale. Ieri pomeriggio, invece, la tragica notizia che ha scosso due paesi che a lui si erano affezionati tantissimo. A Commessaggio, nella squadra del paese, Harrison ci ha giocato per oltre 15 anni e per lui quella era una seconda famiglia, dopo che la moglie e i figli avevano deciso di partire per Londra.
La sua prematura scomparsa ha gettato nello sconforto tutti i i compagni di squadra con cui fino a poco tempo fa aveva condiviso la scelta forzata di rimanere tra le mura di casa.