Polo logistico di Castiglione: “Troppi rischi, rivedere il progetto”

CASTIGLIONE – «Troppi rischi e troppe criticità»: il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Fiasconaro chiede alla Regione di intervenire per una revisione del progetto del maxi polo logistico in progetto a Lonato sul confine con Castiglione, a poca distanza dal sito di interesse comunitario di Valle.
«Nonostante tutte le criticità emerse, a settembre scorso, nella conferenza di servizi istruttoria – afferma Fiasconaro -, l’amministrazione di Lonato del Garda nell’ultimo consiglio ha deciso di non prendere posizione. Si tratta di aspetti che ribadisco anche nella mia recente interrogazione, nella quale chiedo a Regione Lombardia se sia a conoscenza delle criticità connesse al progetto di realizzazione del nuovo polo logistico e quale sia la propria posizione in merito; e se non ritenga opportuno intervenire ed interloquire con il Comune di Lonato e le autorità competenti affinché venga rivisto il progetto in questione. Un piano attuativo di questa rilevanza dovrebbe comportare una variante, considerando che il piano di governo del territorio vigente del Comune di Lonato risale al 2010 ed è precedente all’entrata in vigore della legge contro il consumo di suolo e al riconoscimento a Sic della vicina zona di Valle, che è stata riconosciuta come tale nel 2017.

«Un’alternativa possibile e ragionevole – prosegue il consigliere M5S -, che non comporterebbe un impatto così importante sulla zona, esiste ed è già stata avanzata da diversi soggetti: realizzare il polo attraverso recupero e riqualificazione della vicinissima area, dismessa ormai da anni, dell’ex discoteca Genux. Quest’area oltre ad essere a meno di 200 metri dalla zona prescelta per il progetto, è inoltre già censita come area di servizio dal pgt lonatese del 2010, e si trova già all’imbocco della strada che porta al casello autostradale o alla tangenziale Brescia-Mantova. In questo modo si potrebbe evitare di riversare un’ingente mole di traffico su un tratto della strada secondaria che porta a Castiglione delle Stiviere. Una soluzione – conclude Fiasconaro – che eviterebbe così danni al territorio riqualificando un’area abbandonata ormai da da anni».