SAN BENEDETTO PO Più o meno un anno fa sempre a Palazzo Lombardia fu organizzato un incontro chiarificatore sull’andamento dei lavori per la costruzione del nuovo ponte di San Benedetto. Allora fu detto che occorreva trovare una soluzione allo stallo dell’intervento e in qualche modo obbligare la ditta a proseguire l’intervento ma nulla fu fatto. Adesso la situazione è uguale ad un anno fa con la differenza che il 31 luglio del 2020 il ritardo del cantiere supererà i 110 giorni stabiliti nell’ultimo accordo tra Provincia e impresa e scatterebbero così le condizioni per la rescissione del contratto. Recessione che nessuno dei coinvolti, sindaci e provincia, vogliono e ieri mattina, in videoconferenza con l’assessore regionale Claudia Terzi , la richiesta è stata di nuovo fatta. All’incontro virtuale erano presenti i sindaci Aporti (Borgo Viriglio), Penna (Bagnolo) e Lasagna (S.Benedetto), il presidente della Provincia Morselli , il dirigente della Provincia, Urbani e i rappresentanti del Comitato Cavazzoli, Braghiroli e Lavagnini e i consiglieri regionali Cappellari , Forattini e Fiasconaro . «Regione è in campo per aiutare il territorio a superare il preoccupante impasse che sta caratterizzando il cantiere del Ponte – ha detto l’assessore -. Come Regione abbiamo finanziato l’opera con 30 milioni di euro, perché strategica. Ma la competenza è della Provincia di Mantova. Le risorse dunque ci sono: quello che manca è l’accordo tra le parti, ovvero tra la Provincia e l’azienda che ha vinto l’appalto. Non intendiamo puntare il dito contro qualcuno – ha concluso Terzi – né prenderci delle competenze che non sono nostre. Vogliamo piuttosto dare il nostro contributo per risolvere una situazione che sta determinando gravi conseguenze per l’economia della zona. Per settimana prossima, su richiesta del tavolo odierno e in particolare dei sindaci, convocheremo dunque un incontro tra Provincia e azienda. Sarà un modo per valutare insieme se ci sono le condizioni per superare le criticità e fare riprendere i lavori senza ulteriori strascichi, che allungherebbero ancora di più i tempi per realizzare l’opera. Non intendiamo puntare il dito contro qualcuno – ha concluso Terzi – né prenderci delle competenze che non sono nostre. Vogliamo piuttosto dare il nostro contributo per risolvere una situazione che sta determinando gravi conseguenze per l’economia della zona. Per settimana prossima, su richiesta del tavolo odierno e in particolare dei sindaci, convocheremo dunque un incontro tra Provincia e azienda. Sarà un modo per valutare insieme se ci sono le condizioni per superare le criticità e fare riprendere i lavori senza ulteriori strascichi, che allungherebbero ancora di più i tempi per realizzare l’opera». La Provincia intanto si è mossa per vie legali annunciando anche un’azione che dovrebbe far si che Toto riprende al più presto i lavoro.