SAN BENEDETTO L’estate sta arrivando all’insegna di temperature roventi ma ben più caldo rischia di essere il clima nell’Oltrepò relativamente alla questione del cantiere per il nuovo ponte. La notizia che i tempi di chiusura – legati all’intervento che riguarderà il viadotto golenale che funge da rampa d’accesso al ponte vero e proprio – potrebbero allungarsi da 17 giorni a cinque mesi è stata accolta da un diffuso malcontento anche se la Provincia, come ci ha confermato lo stesso presidente Beniamino Morselli ha voluto rassicurare i cittadini sul fatto che ogni azione sarà intrapresa per ridurre il disagio alla viabilità. In particolare, fanno sapere da Palazzo di Bagno, occorrerà attendere almeno una decina di giorni perchè il progetto esecutivo predisposto da Toto Costruzioni venga esaminato e si stabilisca quanti siano gli effettivi giorni di chiusura previsti in cinque mesi di lavori. Nel frattempo comunque la preoccupazione cresce, come testimoniato dalle dichiarazioni di tutte le associazioni di categoria del mondo produttivo, ultima in ordine di tempo Confesercenti Mantova: «L’ipotesi di cinque mesi di chiusura è un incubo per il commercio locale, già messo a dura prova da anni di disagi, tra chiusure temporanee e traffico alternato – commenta il presidente Gianni Rebecchi – Serve provvedere da subito, se verrà confermata la chiusura, a un programma chiaro e definito di misure di compensazione che aiutino le tante attività economiche dell’area a sopravvivere a questa ennesima batosta». Il direttore di Confesercenti Mantova Davide Cornacchia auspica interventi di compensazione importanti: «Noi – ha aggiunto – proporremo contributi sulle locazioni immobiliari, rimborsi sugli interessi dei mutui e finanziamenti accesi dalle imprese, sostegno alle micro-imprese commerciali per la tenuta dell’occupazione, contributi alle iniziative di animazione urbana e che aumentino l’attrattività del territorio».