Porto Mantovano: sulla guerra Israele-Hamas la maggioranza “boccia” la Lega

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PORTO MANTOVANO L’ultimo consiglio comunale andato in scena a Porto Mantovano vedeva tra i vari punti inseriti nel dibattimento anche una serie di mozioni dei rispettivi gruppi di minoranza. Tra queste, due si focalizzavano sulla drammatica guerra Israele-Hamas, innescatasi all’alba del 7 ottobre scorso con la pioggia di razzi lanciata dalla Striscia di Gaza verso il sud e il centro dello Stato ebraico (Tel Aviv e Gerusalemme comprese), mentre tra i territori palestinesi penetravano in territorio israeliano, via aria e via mare, decine di miliziani armati di Hamas che hanno fatto strage di civili e preso ostaggi, “detonatore” che ha provocato la rapida e risoluta reazione dell’esercito israeliano, tutt’ora in corso. La prima, presentata dalla capogruppo della Lega Monica Buoli, verteva sul sostegno ad Israele e «sul proprio diritto ad esistere e a difendersi»; la seconda, sottoposta all’assise dal consigliere di Vivere Porto Gianfranco Bettoni, puntava sulla condanna della violenza in Israele e Palestina. Ed è qui che si è consumato l’ennesimo “strappo” fra le parti, ossia quando il sindaco Massimo Salvarani ha chiesto ai leghisti di ritirare la loro istanza e votare unanimemente quella di Bettoni. «La proposta del sindaco ci è sembrata una provocazione, anche se un po’ ce l’aspettavamo. Dal canto nostro – riferiscono gli esponenti del Carroccio – abbiamo riportato le parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni (“La risposta di Israele deve essere sempre commisurata nella forza e non guidata dalla vendetta. Abbiamo ribadito che i civili, di entrambe le popolazioni, vanno protetti”) e anche quelle del presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi (“Hamas è il peggior nemico del popolo palestinese”)». «In questo momento è giusto preservare i civili, ma bisogna prendere una posizione chiara e precisa contro l’aggressore, cosa che la Lega puntualmente farà durante la manifestazione del prossimo 4 novembre organizzata dal ministro Matteo Salvini in difesa dell’Occidente e dei suoi valori – aggiungono i consiglieri Buoli, Bastianini, Bindini e Luppi -. La linea generica prevalsa nella maggioranza di Porto, cioè quella di dare un corpo al cerchio e uno alla botte, è stata l’ennesima occasione persa, specie dopo l’odio sprizzante verso sionisti, ebrei e occidentali visto durante il recente corteo pro Hamas di Milano».