Slitta la riapertura delle Poste di Roncoferraro, cittadini arrabbiati

RONCOFERRARO –  La pazienza dei cittadini si è esaurita. Lo si deduce anche dal tenore dei commenti “esplosi” sui social a seguito della comunicazione da parte di Poste Italiane che la riapertura dell’ufficio postale di Roncoferraro slitterà nuovamente. Se non vi saranno nuovi intoppi la saracinesca della filiale sita in via Guglielmo Marconi 2 si rialzerà non prima di inizio ottobre. Lo stesso sindaco, Sergio Rossi, si è visto costretto a postare sulla pagina istituzionale del Comune un avviso per informare la cittadinanza del nuovo “contrordine” di Poste Italiane. «Non nascondo un certo rammarico nell’apprendere dell’ennesimo ritardo nell’apertura dell’ufficio postale del capoluogo. In questi giorni ho inviato una nuova lettera a Roma per rendere noto il disappunto di tutti, facendo presente i disagi quotidiani che in particolare sta vivendo la popolazione anziana. La nuova data di riapertura prevista dovrebbe essere il prossimo 2 ottobre, sperando ovviamente che non venga ulteriormente posticipata». All’origine della mancata riapertura vi sarebbero i ritardi nella fornitura di materiali per l’intervento in corso. Va infatti ricordato che l’ufficio roncoferrarese rientra nel Progetto Polis – casa dei servizi di cittadinanza digitale, un programma di potenziamento degli sportelli dei piccoli Comuni promosso da Poste italiane a livello nazionale per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione. Nell’ambito di tale progetto sono in corso da quasi sei mesi i lavori di adattamento degli spazi e delle infrastrutture tecniche per ampliare il ventaglio dei servizi offerti. Lo sportello di Roncoferraro era stato chiuso al pubblico lo scorso 13 marzo, proprio per consentire i lavori in vista di questa riorganizzazione. Avrebbe dovuto riaprire, secondo le previsioni, già il 15 maggio scorso, ma come premesso il cantiere si è scontrato con le difficoltà di approvvigionamento di materiali e componentistica che sta affliggendo da molti mesi i settori dell’edilizia e della tecnologia. Il “d-day” era stato così procrastinato al 10 agosto, ma anche in quell’occasione non se n’era fatto nulla, e così Poste italiane ha nuovamente invitato gli utenti a pazientare e a continuare a rivolgersi, in attesa della conclusione dei lavori, all’ufficio postale di Castel d’Ario, dove è anche possibile ritirare i pacchi e la corrispondenza non ritirata e tornata in giacenza oppure agli sportelli di Governolo, San Benedetto Po e Bagnolo San Vito.